Fano (PU) – Tanta gente nella coalizione di Massimo Seri, semideserta quella di Lucia Tarsi. Il colpo d’occhio nei quartier generali dei candidati a sindaco era decisamente opposti ieri sera. Lo stabile di Corso Matteotti gremito già da prima delle 23 e che pian piano si faceva sempre più denso di simpatizzanti, riversati poi in strada, e quello di piazza XX settembre con all’interno solo un paio di persone e con la stessa Lucia Tarsi arrivata poco prima della mezzanotte come se avesse già la sensazione che l’impresa di sovvertire l’esito del primo turno si stava facendo impossibile. Le 9.781 preferenze (36,89%) ottenute non sono bastate per battere Massimo Seri che invece di X sul suo nome ne ha avute 16.736, ovvero il 63,11%.
E mentre nei pressi della fontana il riconfermato sindaco festeggiava con torta e spumante, alla Tarsi spettava rendere l’onore delle armi al suo rivale anche se le parole dell’esponente di Fano Città Ideale non sono state le classiche parole di circostanza: “Faccio i complimenti a Massimo Seri – ha detto quando lo spoglio, seppur non ufficiale, aveva già emesso il suo verdetto -. Il dato principale che emerge da questo ballottaggio è però che hanno votato poco più della metà dei fanesi aventi diritto. Quindi, facendo un rapido calcolo, Massimo Seri rispetto al totale dei fanesi aventi diritto (50.994, ndr) ha dalla sua solo il 30% mentre il restante 70% o non è andato a votare o ha espresso un voto palesemente contrario. Quindi Seri dovrà iniziare il suo secondo mandato con la consapevolezza di avere al suo fianco 1/3 della popolazione. La capacità che abbiamo maturato in questi sei mesi di campagna elettorale la metteremo ora all’opposizione, seguendo delle linee guida ben precise che abbiamo come coalizione”.
Come ricordato da Lucia Tarsi, l’astensionismo alle urne ieri è stato notevole: si sono presentati ai seggi, infatti, solo 27.011 fanesi rispetto ai 50.994 aventi diritto (il 52,97%) ma è anche vero che in tutti 67 i seggi Seri ha vinto e che lo stesso neo sindaco ha ottenuto 1.060 voti in più rispetto al primo turno mentre la sua rivale ne ha persi 1.249. Quindi, se è vero che Massimo Seri ha dalla sua un terzo della popolazione, quella che realmente voleva che alla guida della città ci fosse Lucia Tarsi è un quinto.