REGIONE MARCHE – A meno di clamorosi dietrofront o diktat da parte del Ministero, bar, ristoranti, parrucchieri e centri estetici nelle Marche riapriranno il 18 maggio mentre la stagione estiva inizierà il 29 maggio. Ma se da un lato le date sono praticamente certe, gli interrogativi per gli imprenditori e i gestori di strutture ricettive restano, nonostante i protocolli presentati oggi dalla Regione Marche chiariscano molti dubbi sui quali si dibatte da settimane.
Salvo ripensamenti, addio a cene tra comitive sotto l’ombrellone e addio allo sport in spiaggia, fatto salvo per quello che è possibile praticare in maniera individuale. Nel protocollo approvato dalla giunta, infatti, si precisa che gli ombrelloni potranno essere posizionati uno ogni 10,5 metri quadrati e i lettini sotto di essi dovranno essere ad un metro l’uno dall’altro, con l’eccezione di parenti/conviventi che possono stare anche più vicini.
Due metri è la distanza che ci dovrà essere tra un lettino e l’altro a riva (salvo per componenti della stessa famiglia) ed è consigliato ai gestori di non installare docce al chiuso.
Sport a coppie o a squadre al bando, almeno per il momento, con la Regione Marche che si riserva di modificare il protocollo qualora arrivassero indicazioni diverse dal Governo e dà la possibilità ai bagnini di mettere a dimora ulteriori ombrelloni nelle aree sportive.
Per quanto riguarda le spiagge libere invece, gli ombrelloni potranno essere piantati uno ogni 4 metri lineari e lettini, sdraio e asciugamani dovranno essere distanti tra loro di almeno 2 metri.
Ma estate non è solo spiaggia, i protocolli (già condivisi con l’Inail) per dare garanzie ai marchigiani e ai turisti di trascorrere le vacanze in sicurezza riguardano anche altri settori.
Per quanto riguarda strutture alberghiere, B&B e agriturismi è obbligatoria la sanificazione completa della stanza ad ogni cambio cliente mentre l’igienizzazione deve essere giornaliera. Per evitare assembramenti le strutture dovranno adeguarsi con segnaletica che indichi percorsi e avvisi la clientela e dovranno abbandonare la modalità “buffet” al ristorante dove potranno essere serviti soli pietanze già impiattate.
Anche chi al mare e all’albergo preferisce i villaggi turistici o i campeggi, dovrà cambiare le proprie abitudini: lettini a bordo piscina a 2 metri l’uno dall’altro e in acqua al massimo 4 persone ogni 10mq. con obbligo per i titolari di sanificare continuamente i luoghi comuni come bagni e docce.
“Vogliamo lanciare il messaggio che nelle Marche si può venire in vacanza in sicurezza – hanno detto il presidente Ceriscioli insieme agli assessori Bora e Pieroni e al presidente di Anci Marche, Mangialardi – e l’intento è quello di fare fronte comune anche con Emilia Romagna e Abruzzo per avere regole uguali”.
Capitolo ristoranti. Fatto salve tutte le protezioni individuali già stabilite in precedenti protocolli, i ristoranti che riapriranno il 18 maggio potranno accettare solo clienti che hanno effettuato prenotazione telefonica, clienti che a loro volta dovranno precisare se sono o meno della stessa famiglia questo per permettere al ristoratore di “apparecchiare” secondo le regole: familiari o conviventi niente pannello, amici con barriera in plexiglass o seduti ad un metro l’uno dall’altro.
Sempre oggi è stato annunciato che si sta lavorando alla riapertura dei centri estivi e alla riattivazione di quei servizi di tipo sociale come i centri diurni con i quali c’è stata una forte collaborazione tra i Comuni, molti dei quali hanno già inviato un calendario delle varie riaperture alla Regione.
“Potrebbero esserci degli aggiustamenti in corsa – ha concluso Ceriscioli – ma in linea generale questi protocolli sono operativi”.