Fano (PU) – “Ci servono gli incassi, anticipare l’apertura anche di una settimana sarebbe fondamentale”. Confcommercio Fano torna “all’assalto” della Regione chiedendo di rivedere la data per la riapertura dei negozi che, in base al Dpcm del 30 aprile, è prevista per il 18 maggio.
“Abbiamo contattato il Servizio Commercio della Regione Marche – spiega la presidente della sezione fanese, Barbara Marcolini – per sollecitare questo provvedimento visto che, come ormai si dice, anche altri settori come parrucchieri ed estetiste potrebbero aprire anticipatamente. Non si comprende come si possano far ripartire le fabbriche o i centri commerciali che sono stati sempre aperti, mentre si preclude la possibilità di lavorare al commercio tradizionale composto di microimprese dove la salute di clienti ed operatori può essere facilmente salvaguardata”.
“Ci servono gli incassi quotidiani che servono per pagare stipendi, affitti, merci e tutti i costi di gestione che sosteniamo ogni mese – conclude Marcolini – perché gli aiuti dallo Stato o dalle Amministrazioni locali sinora sono state parole al vento. Il Governatore Ceriscioli deve capire la nostra situazione e sapere che se il percorso per tornare alla normalità sarà difficile e lungo, noi abbiamo la necessità di cominciare da subito a percorrere i primi passi, non possiamo attendere ulteriormente o sarà troppo tardi per la sopravvivenza economica delle nostre aziende ”.