Fano (PU) – “La Cisl di Fano se la prende pure con l’Albero di Natale. Una protesta quella del sindacato che ha il sapore di una polemica politica”. Francesco Mezzotero, segretario della Confcommercio Fano, risponde così alle polemiche sollevate dalla Cgil, che ha attaccato l’amministrazione comunale, accusandola di aver speso 21 mila euro per l’albero quando avrebbe potuto utilizzarli per il sociale.
“Chiariamo – aggiunge Mezzotero -che il bilancio per queste festività è di circa 60 mila euro di cui la quota di 21 mila è del Comune mentre le altre entrate a copertura sono della ProLoco, Confcommercio, Confesercenti e dei commercianti del centro storico e di alcuni sponsor. In questo bilancio non c’è solo l’albero natalizio di piazza XX settembre, ma sono contemplate la festa dell’Epifania, la festa per l’ultimo dell’anno, gli spettacoli a teatro, il mercatino di natale, e l’illuminazione del centro e dei quartieri. Quindi prendersela con l’albero è davvero pretestuoso. Ricordiamo inoltre che l’albero di Del Signore è riutilizzabile perché artificiale e rappresenta un cambiamento di mentalità. E’ stata abbracciata la filosofia di una città che ricicla, che non spreca, che è solidale. Per queste festività Il Comune ha impegnato gli stessi soldi dell’anno passato ma già nel 2015 un grosso sacrificio è stato fatto. E’ stata cancellata la Fano dei Cesari e tutti d’accordo si è preferito rinunciare ad un impegno di 130mila euro tanto costava la manifestazione. Una rinuncia antieconomica perché la manifestazione era stata venduta ad importanti tour operator che poi hanno disertato Fano. Quindi un taglio doloroso ma condiviso perché dettato dai forti tagli ai servizi sociali. Di fronte a necessità e bisogni dei cittadini e di una economia che stenta non possiamo regredire ma dobbiamo cercare con poca spesa di rilanciare i consumi. Natale, addobbi, luci e Albero fanno parte di una economia commerciale e della maggiore festività della nostra comunità. Come Confcommercio accusiamo nel comparto turistico e commerciale la chiusura di alberghi e negozi con perdita di posti di lavoro anche di dipendenti che forse qualcuno è rappresentato da CISL. Potremmo non fare nulla e deviare i nostri consumi natalizi a Rimini, Riccione, Cattolica e Senigallia, poi ai nostri dipendenti porteremo la CISL a dare spiegazioni del lavoro che cala e dei tagli sul personale già chiamato a grandi sacrifici”.
Infine, il segretato di Confcommercio si rivolge direttamente al responsabile del sindacato in questione, Giovanni Giovannelli. “Quello che non è tollerabile – conclude Francesco Mezzotero – è la miopia di chi, come Giovanni Giovanelli, vede solo una città piegata su se stessa. Di profeti di sventure ne abbiamo in abbondanza per cui non sentiamo la mancanza di queste figure vestite da sindacalisti che piangono sul cadavere della nostra economia; ne facciamo volentieri a meno”.