Pesaro-Urbino (PU) – In un periodo storico dove, chi più chi meno, stiamo tornando tutti alla normalità, c’è una categoria di imprenditori che lamenta ancora iniquità di trattamento, ovvero gli imprenditori iscritti al Silb, il sindacato di imprese di intrattenimento e sale da ballo.
“Nei ristoranti – si legge in una nota del segretario provinciale Marco Arzeni -, nei bar addirittura nelle discoteche e sale da ballo – che sarebbero i luoghi deputati a questo – non si può, non diciamo ballare, ma neppure far sentire la musica, né chiamare un duo a suonare mentre la stessa cosa è consentita negli stabilimenti balneari o nelle scuole di ballo. Perché?”
“I bar e i ristoranti – prosegue Arzeni – hanno aperto da pochi giorni con le limitazioni che tutti sanno.Le discoteche e le sale da ballo addirittura sono ancora chiuse con centinaia di posti di lavoro andati. La Regione Marche, come fatto da altre Regioni, deve dare almeno delle risposte alle tante domande che le sono state rivolte dalla nostra Associazione e dagli stessi operatori. E’ una situazione insostenibile per il settore del pubblico intrattenimento; sono partiti tutti i comparti meno che il pubblico spettacolo. Dal 19 giugno prossimo i locali della Romagna riapriranno; vogliamo che tutti i nostri giovani si riversino sulla riviera a noi vicina o li vogliamo tenere in casa? E i Sindaci che fino a ieri concedevano la possibilità di fare spettacolo anche a chi magari non ne aveva i requisiti con la giustificazione di evitare il tanto pericoloso pendolarismo, ora cosa dicono? Risposte, esigiamo delle risposte e pensiamo siano dovute”.