Fano (PU) – Un consiglio comunale urgente per parlare dell’emergenza Coronvirus. Lo chiede la Lega Fano che già un mese fa, in occasione dei due consigli rinviati all’inizio dell’emergenza, fece un’interrogazione orale urgente chiedendo di essere informata e dicendosi pronta a collaborare per fronteggiare sia l’emergenza sanitaria sia quella economica.
“In questo mese – si legge in una nota – abbiamo assistito alle scelte della Regione, speriamo condivise anche con l’amministrazione comunale, che hanno portato il nostro presidio ospedaliero Santa Croce a essere NO-COVID e chiediamo conferma che rimanga tale anche nelle prossime settimane. Come Lega stiamo raccogliendo tanti disperati appelli di attività economiche, che non sanno quando e se riapriranno la loro attività. Pertanto chiediamo all’amministrazione comunale condivisione delle drastiche scelte che dovranno essere fatte, a partire dal bilancio dell’ente, che è la base di ogni scelta fiscale ed economica”.
“Ancora non sappiamo nel dettaglio quali azioni vorrà intraprendere l’amministrazione comunale, pertanto fino a quando non ci sarà fatta una proposta organica, chiediamo subito di congelare ogni capitolo di spesa corrente e in conto capitale, ad eccezione di quelle connesse all’emergenza. Dovremo rivedere completamente tutte le priorità, che fino a ieri davamo per scontate, perché ogni sforzo dovrà essere concentrato per aiutare concretamente le tante piccole, medie e grandi attività presenti nella nostra città”.
“Tre in sostanza sono le richieste della Lega: convocazione del consiglio comunale per parlare esclusivamente dell’emergenza sanitaria ed economica in corso, condivisione degli indirizzi sociali ed economici che l’amministrazione comunale intende portare avanti e blocco immediato di tutti i capitoli di spesa del bilancio comunale (ad eccezione di quelli inerenti all’epidemia)”.
“Attendiamo fiduciosi – termina la nota – un coinvolgimento da parte dell’amministrazione, cui sicuramente non faremo mancare il nostro apporto propositivo per l’emergenza sociale che abbiamo di fronte”.