Fano (PU) – I 40 milioni di euro (di cui 19 a Fano) spesi in Provincia nel 2018 in slot machine e giochi d’azzardo, avevano indotto la Cisl di Fano ad invitare le amministrazioni a prendere provvedimenti. “Aspettavamo un risposta dai sindaci – afferma il segretario Giovanni Giovanelli – che con coraggio avrebbero potuto dare un immediato segnale di contrasto ma niente di tutto ciò è accaduto. A fine agosto abbiamo inviato tramite pec una lettera ai Sindaci con queste richieste: adottare immediatamente il dispositivo (basta una semplice determina) che interrompe le slot dalle 12 alle 14 e dalle 18 alle 20 come fatto dal comune di Bergamo e da altri comuni italiani; definire regolamenti uniformi nei comuni dell’ATS 6 e 7 per contrastare l diffusione delle slot sale gioco e rivendite; predisporre una costante e incisiva campagna di informazione rivolta ai cittadini per educare a comportamenti ludici corretti; rafforzare i controlli nelle sale slot e sale gioco al fine di verificare l’età dei giocatori al loro interno”.
Nemmeno in quel caso però la Cisl ha avuto risposta: “Nemmeno la cortesia di inviare una email di riscontro – tuona Giovannelli -. Tutto tace e si ha l’impressione che il contrasto al gioco d’azzardo non è sia priorità per i nostri sindaci. Aspettiamo pazientemente, certi che a breve ci saranno le prime ordinanza seguite dai regolamenti che contrasteranno il gioco d’azzardo”.