La città, e non solo, si colora con le prime vetrine decorate a tema Carnevalesco. Maschere, Vulòn e mille colori, insomma delle vere e proprie opere d’arte stanno spuntando qua e la tra le vie del centro storico. A partire da Piazza XX Settembre dove il ristorante Idea.le Food&More, ha decorato la propria vetrina con delle splendide maschere in omaggio al Carnevale di Venezia e ovviamente al Carnevale di Fano con una Vulòna realizzata sulla falsa riga del disegno ufficiale dell’illustratrice Emanuela Orciari. Creatore dell’opera, Massimo Pierangeli, pittore noto in città che si è occupato anche della bellissima maschera che accoglie i clienti al Pino Bar di Corso Matteotti.
C’è anche chi invece, ha allestito la propria vetrina a tema, come la libreria Mondadori che, in esposizione a fianco all’ingresso, ha posizionato una scaffalatura con alcune maschere carnascialesche e ovviamente con libri e immagini dedicate alla kermesse fanese. Stessa cosa ha fatto la libreria Equi_Libri che ha allestito la propria vetrina con il Vulòn, costumi e giocattoli. Non solo centro storico: anche fuori città il Carnevale sta contagiando i commercianti, come ad esempio la lavanderia Luigina, dove sempre l’artista Massimo Pierangeli sta realizzando una splendida maschera a fianco dell’entrata principale.
Manifestazione che ispira da sempre artisti fanesi e non solo. C’è anche infatti chi ha realizzato un murales dedicato all’evento. Chiara Mendicino, giovane studentessa di illustrazione all’Acca Academy di Jesi, ha lavorato 5 ore al giorno, per 8 giorni di fila per realizzare, all’interno del Bardàn di piazza XX Settembre, una bellissima opera raffigurante la maschera ufficiale del Carnevale di Fano nella sua versione al femminile. Anche la giovane artista (le sue opere si possono ammirare anche sulle pagina Facebook e Instagram “Art Moments”) si è ispirata all’opera di Emanuela Orciari, realizzata in questo caso con la tecnica di pittura in acrilico direttamente sul muro. “Tra l’altro – racconta Chiara Mendicino -, Emanuela Orciari quest’anno sarà una delle mie insegnanti all’università, era proprio destino quindi. La mia versione è un po’ più sbarazzina e giocosa rispetto a quella di Emanuela, ho cercato di creare una composizione che fosse allo stesso tempo divertente, con elementi riconoscibile. Per essere la prima volta che mi cimento con un murales, posso dire di essere soddisfatta”.
Oltre alla Vulòna, l’opera presenta infatti alcuni degli elementi caratteristici della città, come l’arco d’Augusto, il Lisippo, il Teatro e la statua della Fortuna e, essendo un bar, l’immancabile moretta fanese.
Per tutti coloro che stanno allestendo o allestiranno nei prossimi giorni la propria vetrina, è possibile inviare le immagini alla pagina Facebook Carnevale di Fano che provvederà a realizzare un’apposita gallery