Fossombrone (PU) – Che il sabato sera i ventenni escano a “far serata” è la normalità, che lo facciano per spacciare è purtroppo una “moda” sempre più diffusa anche dalle nostre parti. L’ultimo caso in ordine di tempo si è verificato sabato sera a Fossombrone quando a finire in manette sono stati due giovani del posto: Z.C., studente 19enne volto già noto dei carabinieri e G.M., anche lui 19enne, operaio.
I carabinieri di Fano e Fossombrone erano già a conoscenza del loro piccolo traffico e quando hanno avuto la ragionevole certezza che avessero con loro la cocaina sono intervenuti. Il primo ad essere arrestato è stato Z.C.; negli slip nascondeva un sacchetto con dentro ben dodici dosi di cocaina che si accingeva a spacciare durante la serata e circa 600 euro in banconote di piccolo taglio, il probabile provento delle altre cessioni della giornata.
Stessa sorte è toccata poco dopo a G.M., che si occupava di custodire la droga a casa sua perché l’amico, già arrestato dai carabinieri dell’aliquota Radiomobile di Fano poco più di un anno fa per spaccio di due etti di marijuana, era tenuto sotto stretto controllo dei genitori. A casa di G.M. i carabinieri hanno scovato altre nove dosi di cocaina identiche per forma e peso a quelle sequestrate a C.Z., un sacchetto con altri cinque grammi di cocaina insieme ad un flacone di creatina utilizzata per il taglio, un bilancino di precisione, bustine ritagliate a forma circolare,i laccetti per chiudere le dosi e, nascosta in una piccola cassaforte a muro,la somma di 2.900 euro in banconote di piccolo taglio di cui M.G. non ha saputo giustificarne la provenienza.
Il denaro si è scoperto poi essere dei due perché a casa di Z.C. i carabinieri hanno trovato la seconda chiave della cassaforte. Entrambi i giovani sono stati trattenuti in stato di arresto presso le loro abitazioni e lunedì mattina sono stati condotti dinanzi al giudice del Tribunale di Urbino per la direttissima. Il giudice ha convalidato l’arresto ed ha applicato a Z.C. la misura dell’obbligo di presentazione giornaliera alla stazione dei carabinieri di Fossombrone mentre ha rimesso in libertà G.M. perché giovanissimo ed incensurato.
Mai come in questo caso la chiave di volta dell’indagine sono stati i numerosi cittadini di Fossombrone che con le loro segnalazioni hanno messo sulla strada giusta i carabinieri che, con un’indagine rapidissima,hanno colto in flagrante i due poco più che adolescenti.