Fano (PU) – “Pensavamo di averle viste tutte e invece no, in politica non c’è mai fine al peggio” Così il M5S giudica l’intervento di Mirco Carloni (Lega) riguardo l’ospedale di Urbino: “ Abbiamo appena letto il comunicato di Mirco Carloni – scrivono Pierluigi Ferraro, Monica Melchiorri, Marta Ruggeri, Sjeva Scozzafava, Filippo Villanelli, Candidati consiglieri M5s per le Marche e Gian Mario Mercorelli Candidato presidente – ora passato alla Lega, in Consiglio regionale con Area popolare Marche 2020, ex Forza Italia, ex Pdl ed ex Ncd, sostenitore tra i primi della necessità di un ospedale unico provinciale. Annuncia in pompa magna con tanto di codazzo urbinate leghista al seguito, che presenterà in Consiglio una interrogazione sull’ospedale di Urbino dimenticato dalla Regione nella delibera per la riorganizzazione della rete ospedaliera appena approvata. Dovremo allora presto aspettarci interrogazioni analoghe per ogni presidio, vedi quello di Fano per esempio, dimenticato dal riordino? Sarebbe auspicabile se solo non sapessimo che tutto questo interesse per la sanità provinciale è privo di fondamento e strumentale alle prossime elezioni regionali. Dov’era infatti Carloni quando si discuteva la mozione del consigliere regionale del M5s Piergiorgio Fabbri concernente “Coronavirus Covid 19: Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera in modo diffuso sul territorio”? Consultando i verbali della seduta in questione risulta assente insieme a tanti altri nomi illustri di destra e di sinistra, gli stessi signori che imposteranno la loro campagna elettorale in difesa della sanità pubblica senza avere la minima credibilità sul tema. Il problema è che all’indomani della più grossa pandemia che il nostro Paese ha dovuto combattere a memoria d’uomo, battaglia che ha evidenziato tutte le carenze e le problematiche che il nostro sistema sanitario si porta dietro da anni con un costo di sofferenza altissimo e indelebile, i cittadini non si faranno accecare da un po’ di fumo negli occhi e guarderanno bene la scheda elettorale prima di esprimere il proprio voto”.