Fano (PU) – In questo periodo storico in cui si discute il nuovo piano sanitario regionale, Cisl Fano e Fnp Cisl Pensionati lancia un grido d’allarme: “La sanità – scrivono Giovanni Giovanelli e Luciano Rovinelli – non può essere concentrata esclusivamente in strutture ospedaliere, che devono in ogni caso essere distribuite nel territorio conciliando le difficoltà dei collegamenti e la dispersione demografica. Oggi in alcuni comuni del territorio di competenza del distretto di Fano, gli anziani raggiungono anche il 32 % della popolazione: è necessario ripensare il sistema Salute spostando il baricentro dall’assistenza ospedaliere ai servizi territoriali distrettuali e residenziali”.
“Auspichiamo – prosegue la nota – innanzitutto che le case delle salute previste dal DG del ASUR n.469 del 9/08 2018 vengano subito implementate e siano presenti servizi sanitari per le varie tipologie di Casa della salute e si rafforzino i servizi distrettuali per le esigenze sanitarie delle persone anziane. Ad oggi non sappiamo quali servizi distrettuali sono presenti nel territorio di competenza del distretto di Fano, quante persone usufruiscono dell’Adi e quale sia la diffusione del sistema ADI e di alcuni servizi specialistici quali psichiatria e fisioterapia”.
“In AV 1 si ha la percentuale più bassa (8,6% su mille abitanti) di servizi socio sanitari domiciliari. Una situazione ancora più drammatica è la risposta sanitaria ai malati di Alzheimer: nel distretto di Fano è presente un solo centro diurno (realizzato peraltro dalla fondazione Cassa di risparmio di Fano) e la mancata creazione di un secondo centro collocato nel ex ospedale Bartolini di Mondolfo non rispondono alla necessità del territorio”.
“La diffusione di centri diurni specializzati, servizi territoriali e la creazione di residenze sanitarie assistenziale per persone con demenze sono una esigenza ineludibile alla quale è necessario dare una riposta in termini di strutture e servizi adeguati. La Cisl di Fano denuncia la grave mancanza di un confronto anche per questo tipo di servizi e chiede pertanto ai responsabili dei servi territoriali di aprire immediatamente un tavolo di confronto per il potenziamento di tali servizi e strutture”.