Fano (PU) – Continua a far discutere la composizione del nuovo consiglio regionale nel quale figura solo una donna. Oggi a puntare il dito contro la scelta del presidente Acquaroli è la lista InComune.
“Se il buongiorno si vede dal mattino – si legge in una nota -, questo non è un buongiorno, non lo è per le politiche femminili, non lo è per tutte le donne. La nuova giunta regionale appena formata dal Presidente Acquaroli prevede la presenza di una sola donna a fronte di un numero complessivo di sei assessori oltre il presidente e questo contro lo stesso Statuto regionale in cui viene valorizzata e garantita la differenza di genere in ogni campo. Questo rivela quale sia il sentimento, l’attenzione che il presidente avrà sui temi delle pari opportunità e cosa ci dobbiamo aspettare in futuro da chi ha volutamente dimenticato o non ha mai saputo (ancora peggio) che anche e soprattutto in politica il mondo va visto con sguardi e gesti plurali, con diverse sensibilità, da tante prospettive. Ma ciò che sconcerta anche di più è il silenzio delle donne del centrodestra che sembrano accettare passivamente la cosa, l’unica voce è stata quella di Giorgia Latini assessoraalle Pari Opportunità che accetta e giustifica la scelta di Acquaroli con i criteri di competenza e di rappresentatività territoriale come se in tutte le Marche non ci fossero donne competenti e rappresentative. Alla luce di questo fatto, è evidente che le donne in lista per la doppia preferenza siano state considerate solo come portatrici d’acqua a vantaggio delle ‘quote azzurre’, donne che sono ‘servite’, donne utili agli obiettivi dei candidati maschi ma non abbastanza da poter ricoprire un incarico”.
A tal proposito la consigliera di Parità della Regione Marche, Paola Petrucci, ha già inviato un avviso di diffida al Presidente e in questa sua azione avrà l’appoggio delle donne e degli uomini di In Comune.