Fano (PU) – Interviene ancora in materia di sanità il coordinatore di Fratelli d’Italia, Stefano Pollegioni e lo fa raccontando la storia di un cittadino che si sarebbe rivolto a lui per esprimere il suo malcontento dopo la morte di un familiare li ricoverato.
“Il familiare deceduto del cittadino – scrive Pollegioni – è stato lasciato in camera, come previsto dalla legge, con altri 2 anziani ricoverati ma viventi per circa 2h e 20 min dopo di che l’attesa si è prodigata per aspettare il reperibile da Pesaro perché dopo le 19 la persona addetta a trasportare con apposita barella il defunto dalla camera dello Stabilimento Santa Croce a quella Mortuaria deve arrivare dalla città capoluogo di Provincia. Questo è il segnale – attacca Pollegioni – che ,come si legge nell’apposito protocollo lo “stabilimento ospedalieri” Santa Croce dipende dall’ospedale di 2° livello di Pesaro”
Ad aumentare il disagio ci sarebbe la rottura dell’aria condizionata alla camera mortuaria e l’impossibilità del personale ad aprire le finestre.
“Come responsabile politico – prosegue l’esponente politico di FDI -, mi sento di raccogliere questa testimonianza perché è importante, oltre all’informazione, per la battaglia che stiamo portando avanti da tempo. Siamo convinti che Fano, terza città delle Marche, meriti la sua autonomia Ospedaliera di 2° livello come Pesaro. Da quello che leggo nel protocollo firmato dal sindaco Seri, la fine del Santa Croce non è poi così lontana anzi, c’è poco da esultare, perché rimarrà come una stanza, con le porte aperte, con ben poco dentro anzi pochissimo”