Fano (PU) – “Risultato storico raggiunto dall’Amministrazione comunale e dal sindaco Massimo Seri che si è impegnato in prima persona nella difesa della sanità e nell’interesse di tutti i fanesi”. Noi Città esulta per la firma del protocollo tra Comune e Regione siglata martedì scorso: “Nell’arco di un quinquennio – si legge in una nota – è stato compiuto un salto di qualità evidente esaminando le scelte a scatola chiusa effettuate dalla precedente amministrazione, che avrebbero comportato la chiusura del Santa Croce che invece ora appare potenziato dai nuovi reparti di pneumologia, gastroenterologia, medicina 3, dalla nuova endoscopia, da nuovi macchinari e professionisti competenti, con un pronto soccorso capace di intervenire sino al codice rosso grazie al supporto della chirurgia h24”.
“Il dibattito politico impostato dalla minoranza – continua Noi Città – svilisce la qualità dei risultati, riconosciuta invece dagli stessi operatori. A questo punto è necessario fare chiarezza, partendo dalla delibera regionale 62 del 2012 con la firma dell’ex sindaco Aguzzi, il progetto avrebbe portato l’ospedale unico a Fosso Sejore e la chiusura del Santa Croce. La procedura va avanti e si arriva alla delibera 141 del 22 febbraio 2016, che incarica la Regione di acquisire l’area, progettare e realizzare l’opera. Comincia la battaglia per spostare a Chiaruccia l’ubicazione della struttura, una proposta che però non è recepita in sede di Area Vasta. Si arriva all’indicazione definitiva di Muraglia come sito del nuovo ospedale (delibera regionale 350 del 10 aprile 2017) e il consiglio comunale chiede, l’11 luglio successivo, un solido impegno a favore del Santa Croce. L’ospedale fanese deve rimanere ed è da bilanciare la disomogeneità di servizi all’interno dell’azienda Marche Nord, che penalizza la struttura fanese”.
“L’impegno si concretizza con la firma del protocollo, martedì scorso in Regione. Il Santa Croce resterà aperto, avrà una sua precisa funzione e sarà affiancato da una clinica privata che assicurerà qualificati servizi integrativi (non sostitutivi o concorrenziali rispetto all’ospedale fanese), nuovi posti di lavoro e soprattutto un argine alla mobilità passiva verso strutture fuori regione. Ora serve il rinnovo del piano sanitario, che imposti misure per abbattere liste d’attesa ancora troppo lunghe”.
“A nostro giudizio – termina la nota – l’elemento strategico-politico svolto dall’ attuale Amministrazione comunale e dal sindaco Seri in prima persona è la capacità di coinvolgere tutti gli attori interessati in un dialogo aperto e nella condivisione delle scelte. La concretezza dei fatti è il risultato di un vero cambio di passo: una politica a misura di persona, che ai giochi di potere antepone i diritti fondamentali come la buona sanità per tutti”.
Da “lista civica Noi città”