Fano (PU) – “Dove andranno a scuola i nostri figli?” Se lo chiedono da ieri sera centinaia di famiglie fanesi alla notizia che da verifiche statiche e di vulnerabilità sismica finanziate dal Miur ed effettuate da tecnici incaricati dall’Amministrazione provinciale, è emerso che i 2 edifici che ospitano il liceo “Nolfi” di Fano (ex Carducci in via Tomassoni, 2 e plesso in via Tomassoni, 4) presentano forti criticità sui materiali delle strutture in cemento armato, tali da impedire la riapertura per l’anno scolastico 2019-2020.
A rimanere di sasso non solo studenti e famiglie ma anche l’amministrazione comunale. “Da parte nostra – si legge in una nota dell’amministrazione – c’è la massima disponibilità per aiutare la Provincia e gli istituti superiori coinvolti a trovare la migliore soluzione possibile”.
Dopo essere stata informata venerdì dalla Provincia sull’esito delle verifiche, il sindaco ha firmato quest’oggi, come previsto dalla legge, un’ordinanza per impedire l’accesso alle due strutture ai fini di garantire la sicurezza degli studenti, del personale docente e non docente.Contestualmente il Comune si è subito messo a disposizione della Provincia per cercare una soluzione che permetta ugualmente agli alunni di Nolfi ed ex Carducci di iniziare regolarmente l’anno scolastico in altri luoghi.
Lo scenario che si presenta oggi potrebbe portare al rinvio di circa una settimana dell’inizio della scuola per gli alunni. Tra le ipotesi prospettate dalla Provincia c’è anche quella di far iniziare la scuola con corsi pomeridiani a tutti gli studenti in altre sedi almeno per il momento.
“La difficoltà più immediata a cui far fronte – evidenzia la vicepresidente della Provincia Chiara Panicali – è reperire nuovi spazi per circa 2000 tra studenti e personale scolastico. E’ una situazione di emergenza a cui va data immediata risposta. Non ci aspettavamo che le verifiche statiche potessero evidenziare questa condizione, anche perché nelle due strutture del ‘Nolfi’ di Fano, non c’erano fessurazioni”.
“Per quanto concerne invece le scuole di competenza comunale – evidenzia il sindaco Massimo Seri – ci teniamo a sottolineare che negli ultimi tre anni il Comune ha intrapreso una importante attività di verifica sugli edifici scolastici e nessuno di questi, ad oggi, ha evidenziato criticità tali da mettere in discussione la loro riapertura per l’anno scolastico 2019-2020.”
Oltre ai due plessi di Via Tomassoni, le verifiche hanno dato esito negativo anche per l’IIS (Istituto d’istruzione superiore) “Raffaello” di Urbino. Il plesso del “Nolfi” in via Tomassoni, 4 potrà essere recuperato dopo interventi su alcuni elementi strutturali e quindi riaperto (si ipotizza entro dicembre), per l’edificio del “Nolfi” ex Carducci e per l’IIS “Raffaello” di Urbino la situazione è stata considerata non idonea all’attività scolastica.