Pesaro (PU) – Aveva capito di essere entrato nel mirino della Polizia così ha deciso di spostare la propria attività dal Parco Miralfiore alla zona del campus pesarese in via Nanterre.
Il personale della squadra mobile di Pesaro lo ha però seguito venerdì mattina, giorno in cui, tra l’altro, lo stesso campus era molto frequentato dai ragazzi che dovevano sostenere l’esame di maturità.
Qui il ragazzo, un nigeriano, ha avvicinato un noto assuntore di stupefacenti ed ha effettuato con lui uno scambio “mano a mano” estremamente sospetto. L’immediato intervento degli agenti ha consentito di bloccare e di trarre in arresto lo spacciatore, nonché di sequestrare una “pallina” contenente una dose di eroina del peso di gr.1,3.
Inoltre addosso al nigeriano sono stati rinvenuti, oltre ai 50 euro ottenuti dalla cessione della dose, anche 280 euro, presumibilmente il provento di ulteriori episodi di spaccio e diversi telefoni cellulari utilizzati per condurre tale illegale attività.
Lo straniero, su disposizione del Pubblico Ministero di turno, è stato condotto presso la locale Casa Circondariale. Nella mattinata di ieri il GIP del Tribunale di Pesaro ha convalidato l’arresto ed ha disposto nei confronti del medesimo la misura cautelare della custodia in carcere.
Significativo di quanto oramai gli spacciatori abbiano affinato il loro modus operandi è il fatto che gli stessi, oltre a non portare addosso più della dose e delle poche dosi richieste dal cliente, confezionino la droga avvolgendola con vari strati di cellophane, termosigillando ogni strato, dandogli la conformazione di una piccola pallina, in maniera da poterla tenere in bocca e all’occorrenza ingerirla, rendendo così vano l’eventuale intervento delle Forze dell’Ordine.