Fano (PU) – Il mare si gonfia e allaga le spiagge, i bagnini insorgono, l’opposizione attacca e l’amministrazione spiega. Ad ogni mareggiata si assiste più o meno allo stesso film anche se in questo caso non è colpa delle scogliere o del loro mancato posizionamento, stando almeno a quanto affermato da Cristian Fanesi, vicesindaco e assessore all’Urbanistica e alla Protezione Civile, che già dalle prime ore di questa mattina, insieme all’associazione Bagnini di Oasi Confartigianato, si è recato negli stabilimenti balneari da Gimarra a Ponte Sasso dove, chi può chi meno, tutti hanno subito dei forti disagi vedendo, nel peggiore dei casi, anche andare distrutte le dune di sabbia che abitualmente si mettono a protezione nel periodo invernale con l’acqua che è arrivata fino agli uffici e ai depositi attrezzi.
“Siamo consapevoli dei disagi che bagnini e residenti stanno subendo dopo la mareggiata di questa notte – afferma -. E’ una situazione di emergenza ma non è una questione solo di scogliere. Già da questa notte – spiega Fanesi – la protezione civile C.B. Club Mattei sta monitorando il lungomare dove non si registrano danni ad abitazioni o persone. Il problema più grosso è per i bagnini ma non è una questione solo di scogliere visto che anche dove le scogliere sono state tutte posizionate, è successa la stessa cosa. Il motivo non sono le raffiche di vento e le onde alte, bensì il mare grosso, in pratica il livello del mare ha superato le scogliere.E’ una situazione del tutto anomala, basti guardare quello che è successo nel resto d’Italia, Venezia in primis. Secondo la Sala Operativa Unificata Permanente della Regione la situazione dovrebbe via via migliorare e questo ci permetterà di fare una valutazione più precisa della situazione e sugli interventi da compiere. Nel frattempo abbiamo già avvisato Ferrovie dello Stato in quanto l’acqua è arrivata a ridosso della ferrovia”. La prima cosa da fare è aprire un tavolo con la Regione per capire gli immediati interventi da effettuare: “Dobbiamo subito pensare al ripascimento – conclude Fanesi – per garantire fin da ora ai bagnini il corretto svolgimento della stagione estiva 2020. Per quanto riguarda la ghiaia andremo sicuramente ad attingere alla foce del Metauro o alla cava mentre per la sabbia la situazione è sicuramente più complicata. Insieme alla Regione valuteremo la possibilità di prenderla al largo o davanti all’imboccatura del porto”.
La prima cosa da fare è aprire un tavolo con la Regione per capire gli immediati interventi da effettuare: “Dobbiamo subito pensare al ripascimento – conclude Fanesi – per garantire fin da ora ai bagnini il corretto svolgimento della stagione estiva 2020. Per quanto riguarda la ghiaia andremo sicuramente ad attingere alla foce del Metauro o alla cava mentre per la sabbia la situazione è sicuramente più complicata. Insieme alla Regione valuteremo la possibilità di prenderla al largo o davanti all’imboccatura del porto”.