Fano (PU) – Durante il lock-down tutto si è fermato ma non la musica e la creatività: il FabLab Fano – Musica e Tecnologia, servizio dell’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Fano, per almeno 5 settimane ha coordinato progetti per intrattenere i fanesi durante le giornate più acute.
DJ set da casa, Radio Reborto,
anteprime e interviste musicali nella fase 1 mentre, con la fase di riapertura
avviata il 18 maggio scorso, il servizio è stato ripensato per raccogliere il
contributo artistico e sociale reso dai DJs fanesi alla loro città in un format
completamente nuovo: TERRAZZA FABLAB, 1 console per 9 DJ set
ospitati in 3 luoghi suggestivi di Fano.
L’idea, lanciata dai DJs
fanesi Matteo Pietrelli, Giovanni Piscopo (Carnage Collective) e
sviluppata da Marco Roscetti (referente FabLab Musica Assessorato
Politiche Giovanili), ha fatto incontrare musica e cultura promuovendo
artisti locali in luoghi dall’indiscusso valore storico e architettonico:
Pincio, Rocca Malatestiana e Bastione Sangallo, le tre terrazze della città.
I DJ set sono stati filmati dalle macchine da presa di Filippo Biagianti (Ufficio Stampa Provincia di Pesaro e Urbino), Luca Nardini (referent FabLab Tecnologia Assessorato Politiche Giovanili)e Massimo Radi, impegnati nel catturare gli effetti della pandemia sulle modalità d’approccio cittadino dei luoghi selezionati e rendere le registrazioni spaccati suggestivi di questo inedito momento storico.
“Il video finale – commenta l’assessora alle Politiche Giovanili Sara Cucchiarini – è pubblicato on line sul sito e sul canale Youtube del Comune di Fano e raggruppa tutto il progetto TERRAZZA FABLAB, testimonianza di una presenza creativa in un momento fatto di distanze e difficoltà, dove il collante è stata la musica e il motore i tanti ragazzi e ragazze che si sono dati alla città per far continuare a battere il cuore e il tempo. Sono orgogliosa di loro, sostenere i giovani e la creatività restituisce alla collettività benessere e bellezza. Questo documento video rimarrà una testimonianza preziosa dei ‘tempi del covid'”.