Fano (PU) – “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre”. Primo Levi, nella sua opera “Se questo è un uomo”, che racconta il suo periodo vissuto nel campo di concentramento di Monowitz, ci ricorda quanto sia importante la conoscenza di ciò che è accaduto per far si che non accada di nuovo.
Di pari passo alla conoscenza, di fondamentale importanza è anche il ricordo e il comune di Fano, in occasione della giornata della Memoria di lunedì 27 gennaio, ha organizzato un mese di iniziative dedicate non solo agli adulti ma anche ai più giovani, ossia coloro che più di tutti hanno bisogno di sapere, per poi tramandare quello che è successo in uno dei periodi più neri della storia dell’umanità. Si inizierà alle 9 di lunedì mattina con il consiglio monotematico che si svolgerà presso la sala Verdi del Teatro della Fortuna. Dopo i saluti del presidente del consiglio Comunale, Carla Cecchetelli e dell’assessore alle Politiche Educative e alla Memoria, Samuele Mascarin, si passera ad una conferenza e dibattito sull’”Eccidio di Babij Jar – 29 settembre 1941”.
La più grande fucilazione di Ebrei nei territori sovietici occupati (33.771 vittime). Le conclusioni saranno affidate al primo cittadino Massimo Seri. Alle 11.30, nell’atrio del palazzo comunale, si terrà invece la cerimonia di commemorazione dei profughi ebrei superstiti dei campi nazisti, ospiti della città di fano dal dicembre del 45, al maggio del 48. Il pomeriggio, alle ore 17.30, presso la sala Ipogea della Mediateca Montanari, Leonardo Fresta e Marco Labbate terranno la conferenza “Non demoni ma scienziati. L’eugenetica e l’eutanasia nella Germania Nazionalsocialista”. La ricostruzione degli eventi che portarono alla morte di almeno 200mila disabili e malati di mente nella Germania del Terzo Reich. Come anticipato, l’amministrazione comunale ha deciso di estendere gli appuntamenti dedicati alla Memoria anche alle scuole fanesi medie ed elementari.
“Dopo uno studio pedagogico approfondito – hanno sottolineato l’assessore Samuele Mascarin, la presidente del Consiglio Carla Cecchetelli e la direttrice della Memo, Valeria Patregnani -, abbiamo deciso di coinvolgere anche gli studenti più giovani e i loro insegnanti. Insegnanti che ci chiedono un metodo per raccontare, soprattutto ai più piccoli, quel terribile periodo storico. Per dare loro una riposta concreta, abbiamo organizzato per mercoledì 26 febbraio alle 17.30 alla mediateca Montanari, un incontro di formazione per docenti, aperto alla cittadinanza e anche ai bambini, con Francesca Cecchini e Donatella Giulietti. Per l’occasione verrà presentato il libro ‘La Maestra Valentina tra storia e memoria’, una sorta di manuale utile a trattare l’argomento in questione”. L’iniziativa sarà preceduta da un appuntamento dedicato agli studenti delle scuole medie. Il 3 febbraio, alle ore 11, presso la mediateca Montanari, si svolgerà lo spettacolo “Memme Bevilatte salvata da Teresa”, a cura dell’associazione culturale Entropia. Una storia che parla del coraggio di persone semplici come Teresa Giovannucci giovane inserita tra i “Giusti delle Nazioni”, per aver salvato la famiglia Vivanti dalla deportazione nei campi di concentramento nazisti, nel 1943.