

Fossombrone (PU) – Si è ormai partiti nella fase di confronto elettorale e a breve i candidati sindaci dovranno indicarci i loro programmi per lo sviluppo della città e per il suo benessere.
Mentre la commissione europea emana una raccomandazione sui processi partecipativi per i cittadini le organizzazioni della società civile, sottolineando che le politiche pubbliche partecipate non si devono aprire e chiudere con le campagne elettorali. Tra le priorità delle politiche pubbliche certamente il welfare nella sua accezione che non è solo dei servizi sociali alla persona sarà un tema che andrà proprio approfondito. Ma in questo contesto è avvenuto, allo scadere dello scorso anno, una interruzione su un percorso che proprio per il rafforzamento dell’ambito sociale portava alla costituzione di una azienda dei servizi alla persona.
Non entriamo nello specifico di questa scelta, diciamo alquanto sofferta ma sull’esito finale del percorso, interrotto da una presa di posizione del consiglio regionale a maggioranza ma con evidenti supporti anche di una parte della minoranza ha interrotto l’avvio. Il consiglio regionale ha posto, a nostro parere anche con evidenti corrette motivazioni, la necessità, prima di decidere di passare ad una azienda di tenere conto di una legge la 328/00 e del paino sociosanitario e la coincidenza ambiti sociali e distretti sanitari, sospendendo l’Asp fino al 31/12/2024.
Ma ora la politica che si accinge alla scadenza elettorale è chiamata a riprendere il confronto come la Regione è chiamata al termine del 31/12/2024 a deliberare la coincidenza tra ambiti e distretti sanitari. Nel frattempo le organizzazioni del terzo settore locale hanno intrapreso dal basso e auto convocandosi l’altra parte del processo quello sostenuto da una sentenza della corte costituzionale cioè l’amministrazione condivisa.
Siamo in una stagione in cui il rafforzamento dell’ambito va coniugato con il rafforzamento del distretto e della sanità territoriale. Le risorse del Pnnr sono state finalizzate in questa direzione ed anche la recente legge sulla non autosufficienza degli anziani mette al centro l’integrazione sociosanitaria. Quindi senza perdere altro tempo si inizi ad aprire un confronto con i comuni dell’Ambito sociale 7 di Fossombrone e anche le organizzazioni del terzo settore locale si mettano a lavorare per l’amministrazione condivisa con le organizzazioni della vallata del Metauro. Sulla scelta del rafforzamento dell’ambito e del distretto sanitario ci si confronti nei programmi elettorali il benessere dei cittadini per un welfare integrato alla salute deve essere la prima priorità.