

Fano (PU) – Nel corso del 12 agosto scorso, i militari della Stazione Carabinieri di Fano e quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile del Comando Compagnia Carabinieri di Fano hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto, un venticinquenne di nazionalità tunisina, senza fissa dimora in Italia ed irregolare nel territorio nazionale. Il fermo si è reso necessario, visto quanto accaduto la sera precedente (11 agosto), quando una donna del luogo, mentre percorrere via IV Novembre del Comune di Fano, alla guida della propria bicicletta, veniva avvicinata da un uomo il quale, dopo averle sbarrato la strada con un’altra bicicletta buttatale davanti, le afferrava la spalla e le strappava dal collo una collana in oro (del valore di 800 euro circa), per poi scappare anch’egli a bordo di una bicicletta.
La vittima, che ha riportato delle lesioni medicate presso il pronto soccorso dell’Ospedale di Fano, ha subito richiesto l’intervento dei Carabinieri, e descritto l’autore dei fatti. Gli investigatori, grazie alla minuziosa descrizione dell’autore della rapina, hanno potuto subito iniziare le sue ricerche, che si sono concentrate nel centro abitato, in particolare nella zona lido, ritenuto frequentato dal soggetto descritto; per le operazioni di ricerca è stato impiegato personale della Stazione Carabinieri di Fano e del Nucleo Operativo e Radiomobile, coordinati dal Comando Compagnia Carabinieri di Fano.
L’uomo è stato rintracciato dall’equipaggio del Nucleo Radiomobile ad una distanza di 150 metri circa dalla stazione ferroviaria, con al seguito uno zaino contenente degli indumenti impacchettati. Visto il pericolo di fuga, gli operanti hanno proceduto al suo fermo per rapina. Il Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pesaro, informato del fermo, disponeva la traduzione dell’uomo presso la Casa Circondariale di Pesaro per ivi rimanere in attesa dell’udienza di convalida.
Nella mattinata del giorno 14 agosto scorso, presso il Tribunale di Pesaro, si è svolta l’udienza di convalida del fermo, a seguito della quale il Giudice per le indagini preliminari, accogliendo la richiesta del Pubblico Ministero, ha convalidato il fermo di indiziato di delitto operato dai Carabinieri, disponendo nei confronti del cittadino tunisino l’applicazione della misura della custodia cautelare in carcere.
Rimane ferma la presunzione di innocenza del fermato, fino a sentenza definitiva di condanna.