

Bologna – È finito in tragedia un inseguimento avvenuto questa notte per le vie di Bologna. A perdere la vita, all’altezza dell’incrocio tra via Murri e via dei Lamponi, è stato un ragazzo albanese di 18 anni che era seduto sul lato passeggero di un’Audi- poi risultata rubata- guidata da un connazionale 19enne, che invece non è rimasto ferito in modo grave. L’inseguimento è iniziato quando i due giovani non si sono fermati ad un controllo di una volante della Polizia. Gli agenti hanno notato l’auto in via Tolmino e si sono avvicinati per un controllo mentre la macchina era ferma ad un semaforo rosso. Appena scattato il verde, però, i due sono partiti a velocità elevata. Ne è nato un inseguimento, ma dopo qualche minuto i due hanno seminato la volante, che ha poi trovato, stando a quanto emerso finora, l’Audi incidentata contro un palo. I poliziotti, a quel punto, hanno prestato soccorso ai due: il conducente 19enne, incensurato, è risultato quasi illeso, mentre il passeggero 18enne, che aveva alcuni precedenti per furto e resistenza, purtroppo è morto sul colpo.
“Aspettiamo cosa ci dicono Polizia di Stato e inquirenti per capire di cosa si trattava esattamente”, si limita a dire il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, sulla morte di un 18enne, parlando a margine della nona edizione del Premio Pio La Torre promosso da Avviso pubblico, Cgil nazionale e Fnsi-Federazione nazionale stampa italiana.
“È evidente che la Polizia di Stato sta lavorando, li voglio ringraziare per gli interventi che stanno facendo sempre più frequenti. Abbiamo bisogno che su Bologna si accenda un’attenzione molto più importante di quella che fino adesso c’è stata, anche per onorare il lavoro delle Forze dell’ordine”, aggiunge il primo cittadino.
“È evidente che su Bologna da troppi anni ci sono organizzazioni criminali che lavorano e il traffico di stupefacenti credo che sia oggi la priorità. Ci deve essere una lotta serrata e su questo le Istituzioni devono assolutamente unirsi. Questa è la priorità”, conclude.