Roma – Se l’inizio della settimana ci ha fatto ben sperare per un avvio di autunno mite, non c’è troppo da illudersi. I meteorologi mettono in guardia dall’arrivo entro 48 ore di un vortice di aria fredda proveniente dalla Russia che punterà dritto sull’Italia e provocherà un vero e proprio “sconquasso meteo-climatico”.
Prima del cataclisma, restano tuttavia ancora 24/48 ore di sostanziale stabilità, con temperature in media con il periodo. Secondo gli esperti di Ilmeteo.it è dalla serata di domani, martedì 30 Settembre che le cose inizieranno a cambiare: un vortice ciclonico carico di aria fredda proveniente dalla Russia minaccerà l’Italia, partendo dal Nordest, dove non mancheranno anche i venti di Bora. Ma è solo l’antipasto: è da mercoledì 1 ottobre che dovremo dire addio definitivamente alle t-shirt, quando il vortice farà il suo ingresso ufficiale in Italia: il tempo peggiorerà su gran parte del Nord e sul versante adriatico del Centro e le temperature crolleranno. E l’ondata di freddo e maltempo proseguirà per gran parte della settimana. Il giorno dopo, giovedì 2 ottobre, il maltempo attanaglierà soprattutto le regioni centrali adriatiche e il Sud, mentre il calo drastico delle temperature interesserà tutta l’Italia, con valori che risulteranno più consoni alla fine di Ottobre, o addirittura di stampo quasi invernale.
Entro venerdì 3 Ottobre temperature minime ad una cifra su molte aree del Nord e nelle zone interne del Centro, con valori anche intorno ai 7/8°C in città come Torino, Milano, Bologna e Firenze, e addirittura prossimi ai 3/4°C a Bolzano. Sarà freddo anche lungo il distretto adriatico del Centro e al Sud cui si aggiungerà l’instabilità atmosferica, i cieli grigi e i venti tesi dai quadranti nordorientali che contribuiranno ad accentuare la sensazione di freddo percepito, meglio noto come effetto windchill. Bisogna tenere duro sino alla fine della settimana e con l’inizio della prossima, quando il contesto meteo tornerà “più tranquillo”, con il ritorno del sole un po’ per tutti e con temperature in lenta e graduale ripresa.
Da martedì l’instabilità al Nordest porterà non solo piogge in intensificazione sul Friuli Venezia Giulia e nell’alto Veneto. Infatti, secondo gli esperti di 3Bmeteo.it, un po’ di neve cadrà sulle Alpi orientali, a quote superiori a 2100/2200m. Giovedì invece le prime nevicate interesseranno l’Appennino: fino a 1500/1600m sul settore marchigiano, su quello abruzzese e su quello molisano. Venerdì i residui addensamenti in Abruzzo potranno portare ancora deboli nevicate fin verso quota 1200m.