

Fano (PU) – Un prelievo multiplo di organi, nello specifico reni e fegato, si è concluso in tarda mattinata odierna presso il blocco operatorio del Presidio Ospedaliero Santa Croce di Fano. Un risultato reso possibile dalla straordinaria sensibilità e generosità dei familiari di una signora di 79 anni, ricoverata e deceduta ieri, giovedì 2 ottobre, nel reparto di Rianimazione, che hanno espresso il consenso alla donazione.
La complessa attività è stata gestita da una dedicata equipe di professionisti. Le rigorose procedure medico-legali per l’accertamento della morte cerebrale, l’organizzazione del prelievo e del trasporto, nonché le verifiche cliniche sull’idoneità degli organi al trapianto, sono state condotte dal Collegio Medico, composto da specialisti di Rianimazione, Neurologia, Anatomia Patologica e Direzione Medica di Presidio, in stretta collaborazione con il personale medico e infermieristico di Rianimazione, Blocco Operatorio e il Servizio Trasporti.
Il Collegio Medico e le equipe esterne intervenute hanno completato le procedure di prelievo. I reni sono stati destinati all’Ospedale di Verona, mentre il fegato all’Ospedale di Padova, offrendo una concreta speranza di vita a diversi pazienti in attesa.
“Voglio esprimere a nome di tutta l’Azienda Sanitaria Territoriale la nostra più sincera gratitudine e vicinanza ai familiari per la scelta di profonda generosità compiuta – spiega il direttore generale Ast Pu Alberto Carelli – un ringraziamento va inoltre a tutte le nostre equipe multidisciplinari che, lavorando in perfetta sinergia e con la massima professionalità, hanno garantito la riuscita di tutte le complesse fasi del prelievo. Le donazioni di organi sono un indicatore fondamentale della qualità e dell’efficienza delle nostre strutture sanitarie e qualificano l’attività di tutto il sistema”.