Fano (PU) – Quattro domande per scoprire un mondo, il mondo Fano Rugby. Approfittando delle pause di tutti i campionati, abbiamo fatto una chiacchierata con Giorgio Brunacci, direttore generale del sodalizio fanese con il quale abbiamo parlato di passato, presente e futuro andando a toccare quei temi che sono alla base dello sport, nello specifico del rugby, come l’attenzione per i giovani e la voglia di fare gruppo.
Giorgio, parlaci del rugby a Fano e della missione che si è prefissata l’Asd Fano Rugby dall’anno della sua costituzione. La nostra associazione nasce dalla volontà di un gruppo di appassionati con poca esperienza rugbistica alle spalle, ma tanta voglia di fare. A maggio del 2011 è stato inaugurato l’impianto “Falcone-Borsellino” di via Tomassoni e nel giro di pochi anni, grazie ad un grande sostegno arrivato sin da subito da genitori e da altri allenatori e collaboratori che si sono aggiunti durante il cammino, abbiamo raggiunto numeri veramente interessanti, numeri che attualmente ci collocano tra le prime società della Regione Marche, insieme a realtà storiche che vantano 40 anni di storia. 250 sono gli atleti tesserati (dall’Under 6 alla prima squadra, compresi gli amatori over 35), 16 i tecnici (due per categoria + preparatore atletico + mental trainer) e anche un fisioterapista. Lo staff tecnico è altamente formato, tutti gli allenatori hanno conseguito il patentino federale o sono studenti in scienze motorie. La nostra missione? Formare l’uomo/giocatore sotto l’aspetto civile, morale e quindi sportivo. C’è un altissima attenzione per dare una formazione di altissima qualità alla base, quindi ai settori giovanili. Vogliamo arrivare a breve tempo a gareggiare con le squadre giovanili in campionati d’elite e quindi sfornare giocatori di interesse nazionale e perché no, internazionale.
Fano Rugby e i giovani Per quanto riguarda il settore giovanile abbiamo le idee chiare: sono il nostro punto di forza e per loro investiamo risorse e tempo, una scelta a mio avviso molto intelligente che nel breve tempo darà risultati anche al gruppo seniores. Abbiamo ancora molto da lavorare, vogliamo incrementare i numeri tramite i progetti scuola già attivi da qualche anno sul territorio e innalzare il livello della proposta tecnica tramite un processo di formazione continua dello staff tecnico.
Bilancio della stagione Direi più che positivo. Siamo molto contenti perché disputiamo tutti i campionati con ragazzi provenienti dal nostro vivaio. Per coerenza con quanto detto sopra, non diamo troppa importanza ai risultati delle partite, soprattutto per le categorie juniores: quando scendono in campo ragazzini di 8, 10 e 12 anni il vero obiettivo è la prestazione, il miglioramento del gruppo e il rispetto dei compagni e degli avversari, non necessariamente il risultato. Ovvio che quando disputi una partita “contro” altre compagini, l’obiettivo cerchi sempre di vincere perché più vinci, più ti diverti. Nello specifico faccio i complimenti ai miei ragazzi dell’Under 18 che hanno chiuso il girone d’andata con tre vittorie, tre sconfitte e un pareggio, ma giocando ogni match con caparbietà e facendo sudare tutti gli avversari. I seniores di Franco Tonelli hanno sfiorato il sogno serie B che, seppur svanito per una questione di mete, non gli ha demoralizzati, anzi, gli ha uniti e caricati ancora di più e la vittoria a San Benedetto del Tronto nella prima sfida dei play out è la dimostrazione.
Progetti futuri Il Fano Rugby è un associazione sempre in fermento che ogni anno aggiunge un tassello cercando di dare qualità al movimento. Abbiamo importanti progetti in cantiere che riguarderanno principalmente tre aspetti: quello delle strutture/impiantistica, quello organizzativo/logistico e quello tecnico. Siamo consapevoli di essere al punto di non ritorno: a breve diremo cosa vogliamo fare da grandi.