

Pesaro (PU) – Scoperto in località Colombarone, all’interno del Parco Naturale Regionale del San Bartolo, un allevamento abusivo di suini. Sono ben 73 gli animali trovati dal Corpo Forestale dello Stato tutti privi di qualsiasi identificazione e documentazione sanitaria (Certificazione sanitaria, registro di stalla e dei farmaci), animali allevati in un ambiente pieno di criticità.
All’interno del fatiscente recinto a loro riservato, infatti, è stata rilevata l’abbondante presenza di fango e liquami i quali, sotto gli ugelli di abbeverata, diventavano una vera e propria pozza, l’evidente promiscuità tra i piccoli e gli esemplari adulti, la mancanza di adeguate e sufficienti coperture per il ricovero degli animali e la mancanza di doppia recinzione per impedire il contatto con i selvatici.
Oltre a ciò sono state accertati vari illeciti penali tra cui il deposito incontrollato di rifiuti speciali e l’abbandono sul suolo di liquami zootecnici mentre è ipotizzato anche il reato di maltrattamento animali. Il regolamento del Parco Naturale del Monte San Bartolo, entrato in vigore nell’agosto 2015, infine, vieta l’allevamento all’aperto di suini, di qualunque specie, sottospecie o ibrido prescrivendo un termine di 6 mesi, decorrenti dalla data di entrata in vigore del Regolamento stesso, per la dismissione degli allevamenti preesistenti.
Al fine di verificare la compatibilità dell’allevamento con le norme di carattere sanitario, igienico e di benessere degli animali, il Corpo Forestale dello stato ha richiesto la collaborazione dell’Unità Operativa Veterinaria, dell’A.S.U.R. Marche, Dipartimento di Prevenzione Servizi Veterinari di Fano, la quale ha richiesto al Sindaco competente l’emissione di una specifica ordinanza di sequestro.
L’operazione è stata condotta dal Comando Stazione Forestale di Pesaro, unitamente al Personale dell’ ASUR Marche – Servizi Veterinari Area Vasta n.1 zona territoriale di Fano nonché al personale dell’Ente Parco.
Sull’argomento il Dott. Maurizio Cattoi, Comandante Provinciale del Corpo Forestale dello Stato ha dichiarato: “L’operazione effettuata congiuntamente con il Servizio Veterinario dell’ASUR rappresenta un ulteriore rafforzamento delle attività del Corpo Forestale a garanzia della sicurezza alimentare, a tutela non solo del consumatore ma anche dei tanti allevatori che operano correttamente nel rispetto della legge ed è finalizzata a scoraggiare il fenomeno dell’ allevamento abusivo nel nostro territorio”.
Allevamento
Forestali al lavoro
le pessime condizioni dell’allevamento all’interno del parco del San Bartolo
Accertamenti del Corpo Forestale dello Stato