

Fano (PU) – C’è una piaga che oramai da tempo ha investito la città ma che, sopratutto negli ultimi mesi, è diventata quasi insostenibile: i furti di biciclette. Oramai in tutta Fano, e ultimamente anche in centro storico, è diventato quasi impossibile lasciare incustodita la propria bici, nonostante sia legata a dovere, senza correre il rischio di non trovarla più dopo pochi minuti. A quanto pare c’è chi fa proprio questo di mestiere, e si aggira per le vie della città con attrezzature come cesoie con le quali in pochi secondi si possono tagliare anche le più pesanti delle catene. “Ho lasciato la bici legata 10 minuti in piazza in pieno giorno e quando sono tornata non c’era più” e ancora “ho comprato un lucchetto da 100 euro ma non c’è stato niente da fare, quando sono tornato nella rastrelliera ho ritrovato solo la catena spezzata a metà”, queste sono solo alcune delle centinaia di segnalazioni che giungono quotidianamente alla nostra redazione. Persone che denunciano continui furti, anche di giorno, nonostante i propri mezzi siano stati assicurati a dovere. Tra gli episodi più curiosi, quello capitato ad Andrea Eusebi, 31enne fanese che racconta: “Ho lasciato la mia bicicletta negli appositi spazi dietro al Teatro della Fortuna intorno alle 20. Avendo già avuto diverse esperienze di questo tipo, l’ho legata con una catena molto spessa e un grosso lucchetto. Quando sono tornato, non solo non c’era più la bici, ma la staffa in ferro che dovrebbe essere realizzata a posta per evitare questo tipo di situazione era stata sradicata dal terreno. Controllando poi le altre postazioni, mi sono accorto che bastava spingerle per farle cadere a terra. Sinceramente mi aspettavo che questi spazi, messi a disposizione dal Comune, fossero un po’ più resistenti. Io non so come si può risolvere questa situazione, se con una pattuglia in più di vigili urbani o quant’altro. Di certo questa è una situazione che ha raggiunto il ridicolo e penso proprio che chi di dovere dovrebbe cercare di fare qualcosa per risolverla”.