Fano (PU) – Una conferenza stampa al vetriolo quella convocata da una parte dei maestri carristi del Carnevale di Fano. Fantagruel di Giovanni Sorcinelli, Mauro Chiappa, Paolo Furlani e Stefano Curina di Gommapiuma per caso, non hanno risparmiato nessuno e hanno sparato a zero su Ente Carnevalesca, Comune di Fano e anche sugli alberghi fanesi, non del tutto idonei a loro avviso ad accogliere i visitatori che la kermesse fanese porta ogni anno nella città della Fortuna. Le attenzioni dei carristi in questione si sono però concentrate su Comune e Carnevalesca colpevoli, a loro detta, di non valorizzare il lavoro delle maestranze, di non aver redatto un programma all’altezza dell’evento e di avere (la carnevalesca) al proprio intento conflitti di interessi. “C’è stata una disparità anche sul lato economico – spiega Giovanni Sorcinelli -, che ha visto privilegiata l’Associazione Carristi condotta dal marito della vicepresidente dell’Ente Carnevalesca, (associazione che ha anche realizzato il carro“La Calunnia è un venticello” dedicato al maestro Gioacchino Rossini ndr). Noi abbiamo ricevuto in totale 16mila euro, mentre l’altro gruppo ne ha ricevuti 51mila”. Notizia immediatamente smentita dalla presidente dell’Ente Carnevalesca, Maria Flora Giammarioli che ha commentato: “Nessun conflitto d’interessi poiché l’Ente Carnevalesca ha erogato 14mila euro all’Associazione Carristi e 13mila all’altro gruppo. E per quanto riguarda la realizzazione del carro di Rossini, in prima battuta, il maestro Pierluigi Piccinetti, autore del bozzetto, l’ha proposto a Paolo Furlani il quale ha rifiutato. In seconda battuta è stato poi proposto all’Associazione Carristi Fanesi che hanno così ricevuto un contributo dal comune di Fano (20mila euro) e da quello di Pesaro (40mila) esclusivamente per la realizzazione del gigante di Cartapesta”. Anche questo argomento non è andato giù ai carristi in questione i quali hanno accusato l’amministrazione comunale di non aver vigilato e soprattutto spartito equamente i fondi. “L’operazione Rossini è solo di facciata – commentano – e non porterà a nulla, così come in passato non ha portato a nulla di concreto per la crescita del Carnevale, l’edizione condotta da Dario Fo. I soldi si potevano distribuire in maniera diversa così da far lavorare tutti. Non sono queste le cose che servono al nostro Carnevale, il quale avrebbe bisogno di una progettualità maggiore rispetto a quello che si sta facendo adesso e soprattutto di un’organizzazione migliore. I fondi a disposizione dell’Ente dovrebbero di certo essere spesi in altro modo. Inoltre lo scorso anno per i carri sono stati spesi 130 mila euro, quest’anno, nonostante i fondi in più forniti dai Comuni e dalla Regione, ne sono stati investiti molti di meno. Che fine hanno fatto i soldi in disavanzo?”. Domanda che trova risposta ancora una volta nella presidente che interpellata, è intervenuta ribadendo: “Non è stato possibile investire molto sui carri poiché c’era bisogno di risanare debiti delle precedenti edizioni e mettere in sicurezza l’Ente, anche se in realità tra Rossini, Pesce Azzurro, Vulón e carro del liceo Nolfi/Apolloni, c’erano ben 4 carri nuovi sul percorso. Comunque tutti i bilanci sono pubblici e facilmente consultabili, da li non si sfugge”. Infine i carristi chiedono un incontro per fare chiarezza su quelli che secondo loro sono dei punti fondamentali per andare avanti nella realizzazione della manifestazione più antica e importante della Regione.