Cartoceto (PU) – Si è chiusa domenica sera l’edizione 2018 di Cartoceto Dop, il Festival, la kermesse dedicata all’oro verde delle Marche che, dal 2014, accompagna la Mostra Mercato dell’Olio e dell’Oliva giunta ormai alla 42^ edizione.
Un’annata di grande qualità quella dell’olio Dop Cartoceto e una edizione strabiliante in termini di partecipazione al festival e qualità della proposta. «Siamo estremamente soddisfatti dell’edizione – spiega entusiasta il sindaco di Cartoceto Enrico Rossi – la partecipazione nelle due domeniche è stata importante e questo è un dato che ogni anno registra un trend in continuo aumento, segno che il brand “Cartoceto Dop” conquista sempre più appassionati anche da fuori regione». A fronte di un quantitativo raccolto più basso rispetto allo scorso anno il rendimento alla spremitura è molto elevato con una qualità davvero ineccepibile.
«L’elevata qualità del prodotto e il successo di pubblico della manifestazione hanno camminato assieme – racconta Rossi – il mercato dei produttori è stato preso d’assalto dai visitatori che hanno potuto conoscere l’olio Dop Cartoceto e acquistarlo».
Ottimo il riscontro dei produttori che infatti hanno registrato ottime vendite rispondendo anche alla curiosità di quanti, pervenendo da altre zone della regione o dalle limitrofe, hanno potuto appurare l’eccellenza del prodotto.
Se le vendite sono state estremamente positive, stessa cosa si può dire per la proposta artistica che ha attratto un pubblico numeroso e variegato per target e provenienza. «Un progetto artistico culturale di grande levatura, che negli anni è cresciuto assieme al pubblico – spiega Enrico Rossi – Nelle due domeniche il cuore culturale del Festival è stato indubbiamente il Teatro del Trionfo, con due concerti sold out, quello del Maestro Sergio Cammariere e quello del quartetto di Walter Ricci con Fabrizio Bosso». Due proposte di assoluto spessore di artisti di grande richiamo. E infatti, Ravenna, Jesi, Bologna, Ascoli Piceno, Fermo, Perugia, Orvieto sono state solo alcune delle province toccate dal pubblico dei concerti che si è intrattenuto sul territorio apprezzandone le peculiarità artistiche, paesaggistiche e culinarie.
Il festival ha scelto vari linguaggi per parlare a tutti. Nelle osterie, luogo dove la tradizione culinaria ha saputo incontrare l’eccellenza della materia prima, gli amanti della buona cucina hanno trovato il proprio regno. Le famiglie hanno potuto divertirsi con le marching band che hanno portato una ventata di allegria nelle stradine del borgo antico e gli artisti di strada hanno saputo ritagliarsi l’attenzione e la fiducia dei più piccoli diventando un appuntamento attesissimo. Come ogni anno grande attenzione è stata poi rivolta al mondo del vino del territorio con le tre Doc a farla da padrone. Introdotti dai sommelier dell’AIS di Pesaro, sia nell’appuntamento a Teatro che in quello in piazzetta per l’aperitivo, i vini del territorio hanno ricevuto tantissimi apprezzamenti da appassionati che hanno partecipato con attenzione cogliendo il legame antico tra il territorio e le aziende.
«Il Festival valorizza non solo il nostro oro verde, – rimarca il sindaco Enrico Rossi -ma anche tutto il territorio evidenziandone le peculiarità artistiche, naturali e culturali. Piazza Garibaldi aperta ai produttori ha saputo essere habitat delle eccellenze del nostro territorio e il sistema festival è stato in grado di attrarre migliaia di famiglie da ogni parte d’Italia facendo registrare tante presenze per tutte le attività in programma, dai concerti alle mostre, dagli spettacoli al mercato dei produttori, mai così visitato e apprezzato».