

Fano (PU) – Concluderà il suo mandato tra sei mesi ma prima di uscire di scena ha intenzione di calare l’asso. Fabio Tombari, presidente della Fondazione Carifano, ha annunciato che sono in corso le valutazioni per l’acquisto di uno dei palazzi storici più belli di Fano ma ai più sconosciuto: Palazzo Borgogelli-Avveduti, già Palazzo Zagarelli.
L’immobile di 2.400 metri quadrati di superficie (compresi due cortili interni) è in pieno centro storico, adiacente alle tombe malatestiane, e per stato di conservazione e bellezza non ha eguali e sembra essere perfetto per diventare il “Palazzo della Cultura” della città di Fano.
La proposta di vendita da parte della contessa Giuliana Borgogelli Avveduti, proprietaria dello stabile insieme al nipote e residente nello stesso, è avvenuta lo scorso 31 agosto e la Fondazione ha tempo 6 mesi per decidere ma le sensazioni lasciano presagire che l’investimento ci sarà, salvo alcuni vincoli che in questi giorni il Cda sta valutando.
1,4 milioni è il costo per l’acquisto cui andranno poi aggiunti oltre 2milioni per il restauro. Un’operazione per cui serviranno forse dieci anni ma che restituirebbe alla città di Fano un palazzo del 700 perfettamente conservato con tanto di arredi, oltre 100 quadri e 1.000 volumi dell’epoca custoditi nella biblioteca interna.
L’idea di Tombari e della Fondazione, qualora l’operazione andasse in porto, è quella di creare un museo al primo piano lasciando pressoché inalterato lo stato delle cose e di ricavarne tre spazi espositivi, oltre che sale di rappresentanza e sedi per associazioni culturali.
Prima di procedere eventualmente alla stesura delle pratiche per l’acquisizione, occorre che anche il Comune faccia la sua parte modificando la destinazione d’uso dell’immobile e facendolo rientrare in un piano di recupero (ad oggi il Prg prevede per l’immobile la costruzione di appartamenti ed esercizi commerciali).
“In quest’ottica non dovrebbero esserci problemi con il Comune – ha detto Tombari -, quel che è certo è che sarebbe un bel regalo alla città che non intaccherà le erogazioni perché si attingerà dal patrimonio della Fondazione”.
In attesa di capire come andrà la vicenda, questa storia ha già messo in evidenza due aspetti: il primo, scontato, è la bellezza della città di Fano che ogni giorno porta alla luce nuove eccellenze, il secondo è la nobiltà d’animo della contessa Giuliana Borgogelli Avveduti che tra vendere al privato e al pubblico ha deciso per questa seconda opzione che le permetterà di lasciare inalterata negli anni la storia della sua famiglia regalando alla città una perla più unica che rara.