Fano (PU) – Il Movimento 5 Stelle continua ad ascoltare la cittadinanza. Pochi giorni fa ha fatto visita, Marta Ruggeri candidato sindaco, ai residenti del Vallato, trovando in loro evidenti necessità legate a carenze e a potenzialità di sviluppo rimaste ferme. In prima battuta, infatti, è stata evidenziata l’assenza di manutenzione che colpisce aree verdi e strade, compresa la segnaletica vetusta, senza dimenticare i camminamenti che ormai in gran parte si rivelano sconnessi. È stata fatta un’incursione anche sul tema della mobilità, incoraggiando la pianificazione di percorsi alternativi più semplici per raggiungere, attraverso piste ciclo-pedonali, i quartieri limitrofi e il centro.
Tema diventato centrale nel corso della serata quello della Sede dell’Organizzazione Vallato, testimonianza tangibile del fatto che decenni fa venne piantato nel quartiere il seme di una sana sussidiarietà, in virtù della quale i cittadini, a partire da questi luoghi di relazione, partecipavano in prima persona alla gestione della cosa pubblica.
Una partecipazione responsabile, perché non fungeva da veicolo per far emergere interessi particolaristici e personali, ma era volta a migliorare materialmente la qualità della vita del Vallato, per esempio attraverso la piantumazione di alberi, scongiurandone la triste sorte di “quartiere-dormitorio”.
Non essendo stato coltivato e caldeggiato dall’amministrazione comunale, questo attivismo forse ora si è un po’ perso, insieme all’entusiasmo che lo accompagnava, nonostante potesse rivelarsi ancora utile, tra le altre cose, per la cura del verde pubblico e per la sistemazione della piazzetta ad opera dei commercianti. Peraltro, una corretta applicazione del principio di sussidiarietà implica che il Comune riconosca presenze organizzate di cittadini sul territorio, senza abdicare alla propria funzione di governo e alla regia politica degli interventi.
Occasione per argomentare sull’inadeguatezza dei Consigli di Quartiere proposti dalla maggioranza, per il loro carattere farraginoso e dispendioso, avanzando invece le nostre proposte per aumentare gli strumenti di democrazia partecipativa a livello comunale: dall’interrogazione del cittadino al bilancio partecipativo, fino all’abbassamento del quorum per il referendum consultivo. I residenti hanno anche sottolineato lo scarso coinvolgimento da parte della giunta nel percorso di realizzazione del parco urbano, visto che al relativo tavolo di progettazione sono stati selezionati solo alcuni interlocutori in senso eccessivamente restrittivo, oltre alle anomalie riscontrate nel successivo concorso di idee.
In chiusura non sono mancate, come di consueto, richieste di informazione e chiarimento relative al sempre caldissimo tema della sanità, mentre è stata confermata l’aspettativa di recuperare in capo alla politica quella solida funzione di indirizzo troppo spesso lasciata alla discrezionalità di dirigenti e funzionari tecnici.