Fano (PU) – Fano-Macerata Feltria sono circa 66 chilometri e per percorrerli, visto la strada non proprio “comoda”, occorre più di un’ora. Immaginate di fare questo tragitto tutti i giorni per andare a trovare un vostro caro, ricoverato, che trovandosi in uno stato vegetativo nemmeno vi riconosce.
E’ questo quello che diverse famiglie, anche fanesi, provano ogni giorno ed ecco perché la nuova struttura inaugurata lo scorso maggio a Villa Fastiggi rappresenta per loro, ma anche per quelle di tutti gli altri pazienti, una sorta di luce in fondo al tunnel, se non altro per riuscire a stare vicino ai loro famigliari in maniera più agevole.
Il taglio del nastro della nuova struttura Socio Sanitaria in Piazza Tarquinio Provini, a Villa Fastiggi, si è tenuto a fine maggio. Poco dopo sono iniziati i colloqui con operatori, infermieri e fisioterapisti ma lo stabile, che al suo interno ha 170 posti letto, alcuni destinati appunto a persone in coma, stato vegetativo o di minima coscienza, non ha ancora aperto le sue porte.
“Ero presente all’inaugurazione – ci racconta la famigliare di un paziente ricoverato da quasi 2 anni a Macerata Feltria – e per un attimo ho visto presentarsi l’occasione che avrebbe quanto meno alleviato le nostre sofferenze. La situazione è drammatica, viviamo ogni giorno nella speranza di un miracolo e a volte mancano le forze. Fare la spola Fano-Macerata Feltria ogni giorno è provante e veder nascere una nuova ‘struttura’ vicino casa era per noi la realizzazione di un sogno”.
Purtroppo però, questo sogno per ora è rimasto chiuso nel cassetto: “Abbiamo provato a chiedere spiegazioni al personale della struttura di Macerata Feltria – concluda la nostra lettrice – ma ovviamente loro non sono in grado di darci risposte. Ecco perché mi sono rivolta a Fanoinforma, nella speranza che qualcuno possa spiegarci come stanno le cose”.