Fano (PU) – “Ancora una volta è venuto a mancare il principio dell’imparzialità, per questo riteniamo che Carla Cecchetelli non possa più ricoprire il ruolo di presidente del consiglio comunale”. Il coro unanime è dell’opposizione fanese (Lega, M5S, Fano Città Ideale) che, contrariamente a quanto avvenuto in passato (vedi consiglio comunale di fine 2019, quello rinviato e poi iniziato senza opposizione per una questione di minuti) non si limita a chiedere le dimissioni della presidente ma annuncia che avvierà le pratiche per portare in consiglio la discussione della revoca.
Ma a cosa si deve tanto livore? Al digestore. Nel consiglio comunale di domani, infatti, si sarebbe dovuta discutere la mozione della maggioranza, presentata il 17 gennaio, che invita l’amministrazione a dare mandato ad Aset di effettuare lo studio di fattibilità per i siti di Bellocchi, Monte Schiantello e Falcineto. Tale mozione è al quinto punto all’ordine del giorno, quindi, secondo l’opposizione, difficilmente ci sarebbero stati i tempi per discuterla, con conseguente slittamento al consiglio del 26 gennaio. Ieri però le cose sono cambiate in quanto Carla Luzi (In Comune) ha presentato una mozione urgente avente lo stesso oggetto che, essendo stata approvata da presidente e vicepresidenti del consiglio, passa automaticamente al primo posto dell’ordine del giorno. “Cosa analoga era successa a novembre – spiega Tommaso Mazzanti del M5S – in quel caso ci eravamo visti respingere la richiesta di mozione urgente sul tema liceo Nolfi perché non arrivata entro 48 ore dalla convocazione del consiglio.
Oggi invece ci dicono che questa può essere approvata perche le 48 ore si riferiscono alla data del consiglio e non a quella della convocazione. In pratica il regolamento viene interpretato a piacimento della presidente”. “In ogni caso non c’è nulla di urgente – tuona Lucia Tarsi di Fano Città Ideale -. La mozione è identica alla precedente fatto salvo per il presentatore e per una modifica nella premessa, nulla però che ne faccia assumere i crismi dell’imprescindibilità e urgenza tant’è che la stessa Cecchetelli, alle mie rimostranze (Tarsi è vicepresidente insieme a Piero Valori di Noi Città, ndr) mi ha risposto che era sua intenzione approvarla ‘per dare una spinta alla politica locale fanese’ ammettendo di fatto che lo stava facendo solo per logiche del suo partito, il Pd”.
La modifica alla premessa è spiegata da Gianluca Ilari (Lega): “Sembra – dice – che ci sia stato un incontro in Provincia tra alcuni soggetti, tra cui sindaco e assessore Mascarin, ma a questo incontro non ha fatto seguito nessun verbale per cui non c’è nessuna urgenza”. Perché dunque tutta questa fretta? A questa domanda risponde la Lega (opinione personale e non condivisa con il resto dell’opposizione): “E’ noto a tutti – afferma Ilari – che esiste un privato (Feronia srl) che intende costruire un digestore a Barchi di Terre Roveresche pertanto quando Atoo sarà chiamato a decidere, Fano rischia di essere tagliata fuori perché non esiste un vero progetto per il digestore perdendo di conseguenza la possibilità di costruirlo a Fano. A rendere il tutto ancora più grave – conclude Ilari – il fatto che nella mozione è chiaramente scritto che Aset dovrà impegnarsi per evitare che i costi del digestore incidano troppo sulla Tari, confermando cioè quello che noi diciamo da tempo cioè che il digestore sarà un costo per i cittadini e non un risparmio”.