Fano (PU) – La Giunta comunale ha deliberato un rinvio di 5 anni del termine concesso a Marina Group per l’inizio dei lavori di realizzazione del “polo della cantieristica e della pesca” nell’area portuale presso il Marina dei Cesari, area che da anni versa nel più completo abbandono tra sporcizia e erba incolta, spettacolo non certo edificante in considerazione della stagione turistica ormai iniziata. La cosa non è piaciuta ai consiglieri comunali di Fano a 5 Stelle (Hadar Omiccioli, Marta Rugeri, Roberta Ansuini) che così commentano.
“La concessione di Marina Group prevedeva l’inizio dei lavori nel giugno 2011, termine già prorogato dal Comune al 30.06.2015, ed ora oggetto di nuovo rinnovo per altri cinque anni.
In conseguenza, anche il termine per la realizzazione delle opere di urbanizzazione collegate è stato rinviato, con il risultato che non vedremo sistemata l’area, con la relativa strada, l’illuminazione ed l’arredo urbano previsti, prima del 31.12.2016, né vedremo realizzato l’intervento di manutenzione straordinaria della passeggiata del Lisippo prima del 30.06.2017, nonostante le evidenti crepe che vi si sono formate e l’arredo fatiscente”.
“Non si può dare torto a Marina Group di aver preteso questa ulteriore proroga, dato che il porto è praticamente inutilizzabile per i mancati interventi di dragaggio dei sedimenti, continuando, tra l’altro, a verificarsi pericolosi incagli dei pescherecci all’imboccatura (l’ultimo sarebbe di questa settimana) nonostante il fantomatico minidragaggio elettorale di Seri. Tanto più che l’area è ancora ingombrata dallo stoccaggio dei fanghi risultanti dai dragaggi di emergenza effettuati già prima della precedente proroga del 2011, stoccaggio che doveva essere provvisorio e che invece è stato protratto oltre ogni ragionevole durata”.
“A di là degli annunci del sindaco e dell’assessore Paolini, lo stato di abbandono del porto è evidente, ed è tutto da addebitare all’inerzia di questa amministrazione comunale di centro sinistra e della precedente di centro destra. Mal comune, mezzo gaudio? Noi pensiamo che alle parole debbano seguire sempre i fatti. Ad oggi nulla c’è di tutto questo”.