

Roma – A poche settimane dal ritorno alle urne, è caccia all’ultimo voto per la politica italiana. Che prova soprattutto a conquistare il consenso dei ragazzi: in questo senso va letto lo sbarco su TikTok, la più giovane delle reti sociali sia in senso anagrafico che per il pubblico che la frequenta, di partiti e leader che fino a poche settimane fa erano del tutto assenti sulla piattaforma.
Precursore tra i leader politici fu Matteo Salvini, sempre attento alla comunicazione sul web e presente ormai dal 2019 sul social network cinese. Il leader della Lega ha una fanbase già molto larga: oltre 500mila follower. Anche Giorgia Meloni bazzica TikTok, seppur in modo meno pervasivo (quasi 85mila follower): d’altra parte, il remix dell’ormai celeberrimo ‘Io sono Giorgia’ spopolò sulla piattaforma dei video brevi. Sempre nel campo del centrodestra, manca invece un profilo ufficiale di Silvio Berlusconi o di Forza Italia.
Oggi verrà lanciato il profilo TikTok del Partito democratico: il debutto è affidato all’onorevole Alessandro Zan, che parlerà di matrimonio egualitario e del suo disegno di legge sull’omotransfobia arenatosi al Senato. Toccherà poi ad Alessandro Furfaro su legalizzazione della cannabis, voto ai fuori sede e rapporto con i movimenti giovanili, a Chiara Gribaudo su precarietà del lavoro e parità di trattamento salariale uomo-donna, e ad altri esponenti dei Giovani democratici.
Da qualche giorno è invece attivo su TikTok Carlo Calenda, che per presentare il suo profilo ha spiegato su Twitter (il suo social network preferito): “Io non so ballare, sembro un orso ubriaco. Non posso dare consigli di make-up perché c’ho la pancia e sono brutto. Però posso parlarvi di politica, di libri, di cultura e userò il canale in questo modo. E lo so che non è una cosa molto comune, ma proviamo a fare una cosa non comune“. Invitando i giovani a fargli domande: “Io sono qui per voi e vi rispondo”.
Su TikTok è presente e attivo anche il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, che viaggia verso i 200mila follower, e da poco sono arrivati l’Alleanza Verdi e Sinistra e Unione Popolare di Luigi De Magistris. Ma c’è anche Gianluigi Paragone di Italexit, mentre non sono pervenuti Matteo Renzi e Italia Viva. Ma la stagione della caccia al voto resta aperta fino al 25 settembre: c’è tempo per tutti.