
A Pesaro ispezioni ambientali in zona mare
- 6 Maggio 2025
Pesaro – Dalle parole si è passati ai fatti. Dopo gli incontri di educazione ambientale organizzati negli scorsi mesi nei quartieri della città, questa mattina il sindaco Andrea Biancani e l’assessora all’Ambiente Maria Rosa Conti hanno affiancato gli ispettori ambientali di Marche Multiservizi e Polizia Locale nei controlli, a campione, dei cassonetti.
«Siamo partiti dalla zona mare – spiegano – e nelle prossime settimane proseguiremo nelle altre zone della città. Purtroppo dai primi bidoni ispezionati sono arrivati dei segnali molto negativi: dentro i sacchetti gettati nell’indifferenziato, dove avremmo dovuto trovare solo quello che non era possibile recuperare, abbiamo trovato di tutto: impasto per la pizza, vassoi di plastica, cartoni del latte, lattine, insalata, uova, avanzi delle cene. Un comportamento di cittadini e attività economiche sbagliato, che pesa su tutta la comunità, crea conseguenze negative in primis per l’ambiente, accorcia la vita della discarica e aumenta inevitabilmente i costi di gestione e smaltimento».
E continuano: «Spiace vedere che dopo anni di campagne di sensibilizzazione sull’importanza della raccolta differenziata i cittadini non rispettino le regole. Prendiamo ad esempio i sacchetti che abbiamo ispezionato questa mattina: qui l’80% dei rifiuti presenti non doveva essere gettato nel contenitore dell’indifferenziato, ma nell’umido, nella carta, o nella plastica o vetro. Un errore che graverà inevitabilmente sullo spazio della discarica, dove confluiscono tutti i rifiuti che si trovano nei bidoni dell’indifferenziata, anticipando i tempi di riempimento e aumentando i costi».
In tutto il territorio provinciale sono 5 gli ispettori ambientali attivi, due quelli che operano nella città di Pesaro. Solo nel 2024 sono stati oltre 650 i verbali di accertamento stilati dagli ispettori ambientali, di cui 206 a Pesaro, a cittadini o attività commerciali. Mentre sono 226, tutte su Pesaro, le sanzioni delle irregolarità rilevate dalle fototrappole. «Il sistema della fototrappola ci aiuta per quanto riguarda l’abbandono dei rifiuti in strada, ma non può essere una soluzione al problema della raccolta differenziata – ribadisce sindaco – perché non permette di verificare che cosa viene gettato all’interno del sacchetto. Comportamenti come quelli che abbiamo riscontrato oggi ci obbligheranno ad intensificare i controlli attraverso gli ispettori ambientali».
Il sindaco aggiunge: «Voglio ricordare che a pagare il costo della raccolta differenziata scorretta di alcuni cittadini in realtà siamo tutti. L’esempio che faccio è questo: se un automobilista prende una multa per eccesso di velocità la paga chi ha violato il codice della strada. In questo caso, invece, a pagare sono tutti i cittadini, non solo chi commette l’errore perché il costo di raccolta e smaltimento viene ripartito sulla comunità, nelle bollette. Per questo è importante continuare a sensibilizzare su una corretta raccolta differenziata».
Insieme a sindaco e assessora, questa mattina, alla prima ispezione a campione era presente anche Franco Macor, direttore ambiente di Marche Multiservizi «Occorre aumentare la qualità e la quantità della raccolta differenziata, su Pesaro abbiamo ancora il minimo risultato che ci siamo posti. Continuiamo con le campagne formative e di richiamo all’attenzione, anche attraverso delle assemblee pubbliche in tutti i quartieri. Questi controlli sono iniziati dal mare, zona molto frequentata in questo periodo. Invitiamo tutti a fare massima attenzione, cittadini e attività, anche per quanto riguarda lo smaltimento di rifiuti ingombranti, il servizio è gratuito. Inoltre è importante scaricare l’app del Rifiutologo per conoscere tutte le regole per una corretta raccolta differenziata e segnalare abbandoni di rifiuti».
Tra i principali illeciti confermati dagli operatori di Marche Multiservizi c’è l’abbandono di sacchetti a fianco ai contenitori e la mancata raccolta differenziata. Modalità scorretta anche per quanto riguarda la raccolta del vetro: spesso i cittadini avvolgono le bottiglie in una busta, gettando tutto nello stesso bidone. Questo compromette oltre il 70% del recupero del vetro.
I compiti dell’ispettore ambientale è quello di informare i cittadini e le imprese sul corretto conferimento dei rifiuti e sui servizi di raccolta differenziata; vigilare e controllare la regolare gestione dei rifiuti; accertare le violazioni alle disposizioni dei regolamenti comunali; vigilare e controllare per la tutela del patrimonio dei beni strumentali alla gestione dei servizi ambientali (contenitori per la raccolta differenziata, ecc.); gestire le fototrappole. Gli ispettori ambientali redigono verbali di accertamento che vengono poi trasmessi via PEC alla Polizia Locale. Quest’ultima procede successivamente ad avviare il procedimento sanzionatorio.
I controlli a sorpresa dell’assessora Conti proseguiranno in tutti i quartieri fino a metà giugno. Conclude l’assessora: «Da questa esperienza sicuramente inizieremo un percorso specifico con Horeca e gli amministratori di condominio, cioè negli spazi dove i bidoni sono in comodato d’uso e “autogestiti” . In tante attività economiche mi hanno già dato la loro disponibilità».