

Fano (PU) – A Roma scende in campo la nazionale italiana per sfidare gli All Blacks della Nuova Zelanda e così tutti i campionati nazionali e regionali si fermano. Approfittando della sosta, siamo andati a trovare Gabriele Breccia, senigalliese classe 1984, da anni colonna portante del Fano Rugby di cui è anche vice capitano.
Gabriele, arriva la sosta forse nel miglior momento stagionale per voi. Un primato che dopo la vittoria di domenica si è consolidato. Come giudichi questo inizio di stagione?“Molto positivo – esordisce soddisfatto Breccia -, l’anno scorso, nonostante una salvezza relativamente ‘tranquilla’, abbiamo avuto molti alti e bassi e alternato prestazioni molto buone ad altre decisamente meno,quest’anno abbiamo trovato una continuità di prestazioni che ci ha consentito di chiudere davanti a tutti. E’ vero che diverse squadre hanno avuto penalizzazioni, ma, conti alla mano, saremmo stati primi anche se fossimo partiti tutti alla pari”.
Dove vuole arrivare questo Fano Rugby? “Sicuramente a far parte delle squadre che si giocheranno i playoff per la Serie B – ammette -. Ormai sono 2-3 anni che arriviamo sempre ad un soffio da questo traguardo, è ora di fare il salto di qualità e misurarci con altre realtà rugbistiche più consolidate”.
Se dovessi indicare una “qualità” del Fano Rugby, quale sceglieresti? “Siamo una ‘famiglia’ – ammette Breccia -, lo zoccolo duro gioca insieme da 5-6 anni e abbiamo ancora tantissimo margine di miglioramento vista l’età media molto giovane della squadra. Siamo un gruppo coeso che non ha paura del confronto, sia interno che esterno, e remiamo tutti verso la stessa direzione”.
Gabriele Breccia, cresciuto rugbisticamente nel Ram Senigallia e al Fano Rugby dal 2011 (dal primo anno di serie C), nonostante la giovane età può vantare già oltre 130 partite in carriere. Quale ricordi con più gioia? “La prima vittoria in campionato col Fano Rugby – ricorda Breccia -. Era la stagione d’esordio per tanti di noi e non è stato sicuramente un anno facile. Abbiamo perso quasi tutte le partite, ma era inevitabile vista l’inesperienza. Quella vittoria ha dato una luce diversa alla prima stagione e grandi stimoli per il futuro”.
La gara che invece “vorresti dimenticare”? “Ce n’è sarebbero due – ammette il numero 8 fanese -. Una è recente, dell’anno scorso, in cui mi sono rotto il crociato. L’altra è di un paio di anni fa contro Faenza in casa, eravamo molto sicuri e carichi, dovevamo chiudere il discorso playout retrocessione e invece perdemmo malamente rimettendo tutto in discussione. L’immagine di alcuni compagni in lacrime non me la scorderò facilmente”.
Tanti ricordi, tante emozioni e un messaggio per i giovani, fiore all’occhiello del Fano Rugby: “Che il rugby è responsabilità,sacrificio e gioia e che si vivono davvero nell’ordine che ho appena elencato. Forse è una banalità – conclude – ma è la realtà. Non bisogna mollare mai e caricarsi sulle spalle anche decisioni non proprie e che se decidi di sacrificare tempo alla tua vita per questo fantastico sport, poi questo sport ti ricompenserà in maniera altrettanto intensa ed esplosiva”.
E proprio una parte di quei giovani ai quali si rivolge Gabriele Breccia, domenica scenderà in campo: l’Under 16 di Alessandro Ascierto, Jacopo Barattini e Alessio Conti è attesa dalla delicata trasferta di Fabriano: “Crediamo sia una partita equilibrata – dicono in coro gli allenatori -, le due squadre sostanzialmente si equivalgono e possono competere entrambe per la vittoria. Siamo carichi e pronti a lottare su ogni pallone. Abbiamo tutte le carte in regola per fare nostra la partita”. Fischio d’inizio alle ore 11.00.