Tavernelle di Serrungarina – “Non è tanto il valore del furto a farmi arrabbiare, ma l’idea che come ci sono riusciti con me, possono farlo con chiunque e in qualsiasi momento”.
Non riesce ancora a capacitarsi di come sia potuto succedere A.B., 76enne di Tavernelle di Serrungarina che mercoledì scorso è stato vittima di uno scippo in pieno giorno, davanti l’ingresso della sua abitazione, scippo che avrebbe potuto avere conseguenze peggiori se l’anziano non avesse avuto la giusta prontezza di riflessi nel capire che quelle al suo cospetto non erano semplici turiste straniere, bensì delle malintenzionate.
Magro il bottino, una catenina d’oro, ma tanto lo sdegno nelle parole del 76enne che fino a mercoledì scorso era incredulo nel leggere storie simili suoi giornali e mai avrebbe pensato che sarebbe potuto “cascarci”. “Stavo rientrando a casa a piedi dopo aver fatto la spesa – racconta A. B. – quando ad un tratto vedo un’auto ferma nella mia via che non riusciva a passare a causa di alcuni rami presenti sulla carreggiata (erano in corso dei lavori di potatura). Nonostante avessi le mani occupate dalle buste mi sono subito adoperato spostando con dei calci i rami più grossi prima di proseguire verso la mia abitazione. Arrivato davanti la porta – prosegue il 76enne – mi si presentano due ragazze sulla trentina, con spiccato accento dell’est, le stesse che prima erano nell’auto che non riusciva a passare per via dei rami, che per ringraziarmi per essere stato ‘carino’ con loro, si offrono di essere ‘carine’ con me con richieste esplicite e avances sessuali. Quello che prima era un sospetto a quel punto era una certezza, quelle ragazze erano li per rubare e non per ringraziarmi e così, con non poche difficoltà, sono riuscito ad allontanarle e chiudere la porta”.
Nonostante la percezione del pericolo, però, il 76enne non è riuscito a non farsi abbracciare da una delle due straniere e poco dopo l’amara sorpresa: “L’orologio era ancora al polso e il portafogli in tasca – confida A.B. – ma al collo non avevo più la catenina d’oro che evidentemente mi è stata sottratta in quei pochissimi secondi in cui una delle due mi ha abbracciato fingendo di volermi baciare”.
Visto il modus operandi, non si esclude che le due ragazze dell’est siano le stesse fermate i giorni scorso dai carabinieri di Mondolfo per analoghi motivi.