Fano (PU) – L’indagine avviata in seguito all’aggressione avvenuta lo scorso 8 maggio alla Rocca Malatestiana ai danni di un 17enne è arrivata al capolinea. Gli agenti del Commissariato di Fano, coordinati dal dirigente Stefano Seretti, questa mattina hanno eseguito 3 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti giovani, facenti parte del gruppo che ha perpetrato due rapine nei pressi della Rocca Malatestiana di Fano, una delle quali sfociata in una violenta aggressione ai danni, appunto, del giovane di 17 anni.
Le misure della custodia cautelare in carcere sono state adottate dal Giudice delle Indagini Preliminari presso il Tribunale di Pesaro su proposta della Procura della Repubblica, a seguito dell’attività di indagine condotta dagli investigatori del Commissariato fanese.
In particolare gli accertamenti effettuati dai poliziotti hanno consentito di ricostruire due distinte e ravvicinate azioni predatorie attuate dello stesso gruppo di adolescenti.
Nella prima i giovani hanno accerchiato e derubato, del braccialetto e del cellullare, due ragazze che si trovavano a bordo della loro autovettura
Pochi minuti dopo gli stessi soggetti hanno raggiunto il parcheggio della Rocca Malatestiana, dove hanno sottratto un telefono cellulare e un marsupio a due giovani di passaggio. Quando uno dei due ha cercato di difendersi è stato picchiato riportando diverse ferite fra cui la frattura del setto nasale.
Le indagini dei poliziotti, coordinate dalla Procura pesarese, hanno permesso di identificare tutti i componenti del branco, costituito da 8 giovani, tra cui 4 minorenni, ritenuti responsabili dei reati di rapina aggravata e continuata. In entrambi i casi il gruppo, i cui componenti avevano assunto dell’alcol, hanno agito esternando odio nei confronti delle vittime, denigrandone l’aspetto fisico e ricorrendo alla violenza.
I tre giovani, rispettivamente un moldavo, noto alle forze dell’ordine e ritenuto essere il leader del gruppo, un italiano di origine nordafricana, già ospite di una comunità educativa della zona e un marocchino, sono stati condotti presso il carcere di Villa Fastiggi.
Per uno dei minorenni, anch’egli ospite della succitata comunità, a seguito delle indagini dei poliziotti e su disposizione della competente Autorità Giudiziaria, è scattata la misura della custodia cautelare presso un istituto per minori, quale aggravamento di un provvedimento in atto a suo carico.