Fano (PU) – Per il momento fa il disoccupato e aiuta il figlio nell’azienda agricola di famiglia, aspettando di capire come evolve lo scenario in vista delle prossime regionali. L’ex sindaco Stefano Aguzzi parla a tutto tondo, soprattutto dei primi 100 giorni di governo Seri che definisce “deludenti”.
Aguzzi, cosa fa di bello?
“Faccio il semplice disoccupato. Nel frattempo do una mano a mio figlio nella sua azienda agricola in attesa di capire se da gennaio ci sarà la sostenibilità economica per sorreggere un mio impegno maggiore”.
Cento giorni di governo Seri, che commento fa?
“Posso fare solamente un bilancio deludente”.
Vabbè, lei è all’opposizione…
“Il mio commento è oggettivo. Questa amministrazione si è presentata dicendo che avrebbe avuto la ricetta per risolvere tutti i problemi, invece non lo sta dimostrando. Sulle stesse difficoltà nostre, come la copertura delle buche o la cura della città, non ho visto miglioramenti, mentre sulle questioni su cui andavamo spediti loro arrancano”.
Si spieghi meglio.
“Brancolano nel buio. A proposito dei temi scottanti non trovano la quadra, litigano e si dividono. A partire da Aset, fino ad arrivare all’ex Zuccherificio passando per la sanità. Tutte tematiche in cui sono immobili, incapaci di agire”.
Condivide le nomine fatte da Seri?
“Non entro nel merito perché ogni sindaco sceglie persone di sua fiducia. L’unica cosa che non avrei fatto è la sostituzione del presidente di Ase Spa: se è vero che vogliono la fusione. Romoli avrebbe potuto completare l’operazione perché è competente, ma soprattutto perché è un tecnico. In questo modo Seri ha creato solo confusione”.
Fra un po’ ci sono le regionali e qualcuno dice con insistenza che lei ci stia lavorando.
“Attualmente vedo una grande bagarre. Se Marche 2020 uscisse dal centrosinistra andando con l’opposizione troverebbe il mio interesse. Questo non significa che io mi candidi, però mi attiverei con passione anche in campagna elettorale. Cosa diversa se la situazione rimanesse com’è attualmente, con gli schieramenti costruiti senza novità”.