FANO – Si chiama Mk6, è lunga 1 metro e 10 centimetri, larga 30 centimetri e con i suoi 250 chilogrammi di ferro e tritolo, ha messo in apprensione una città intera. L’ordigno in questione, rinvenuto nella mattinata di ieri in zona Sassonia durante il completamento dei lavori per il prolungamento degli scolmatori, è del tutto particolare. “Un caso più unico che raro, ha commentato uno degli artificieri che si è occupato della sua rimozione. Questo tipo di bomba, oltre al grande raggio d’azione, circa 1800 metri, ha un sistema di innesco ritardato. Una volta che la spoletta è stata rimossa, una reazione chimica, ha dato il via al conto alla rovescia che entro 144 ore avrebbe potuto portare ad una disastrosa esplosione. Con poco tempo a disposizione la macchina organizzativa del Comune, assieme alla prefettura, e forze dell’ordine, si è attivata e ha allestito un’evacuazione per circa 23mila persone, residenti nella cosiddetta zona rossa (entro i 1800 metri di raggio), e disposto la rimozione dell’ordigno. Un’operazione precisa e senza intoppi degni di nota, che è stata possibile grazie all’impiego di 140 volontari della Protezione Civile, 80 volontari e 13 mezzi della Croce Rossa Italiana, 30 agenti della Polizia Locale, tutti i tecnici comunali, gli assessori, i sanitari del 118, le forze dell’ordine (polizia di stato, carabinieri guardia di finanza) che hanno schierato 100 uomini. I vigili del fuoco e ultimi, ma di certo non per importanza 70 uomini dell’esercito Italiano. Proprio questi ultimi, hanno evitato che la città si “congelasse” per 6 giorni (durata del timer dell’ordigno) e hanno proposto alle istituzioni un piano alternativo, decidendo di rischiare la propria vita per salvaguardare quella di chi ha atteso che tutto finisse. I militari hanno infatti deciso di perseguire il piano B, che ha portato alla rimozione dell’ordigno e alla sua collocazione a 2 miglia dalla costa. “Voglio ringraziare tutti coloro che hanno partecipato all’operazione, a partire dal prefetto, fino ad arrivare al singolo cittadino che ha collaborato, passando per forze dell’ordine, volontari e organi di stampa che hanno aggiornato costantemente i cittadini. Grazie alla sinergia tra tutti i soggetti coinvolti, è stato possibile raggiungere un grande risultato. Siamo stati una grande squadra, il destino ci ha messo difronte una prova imponente e grazie alla collaborazione di tutti, l’abbiamo superata”.