Fano (PU) – E’ stata un’irruzione da film, quella fatta dai carabinieri di Fano, in un casolare di Gimarra nella serata di ieri. I militari, intorno alle 11, si sono presentati nel quartiere, hanno sfondato la porta dell’abitazione e arrestato, non senza problemi, 4 albanesi di età compresa tra i 24 e i 34 anni, responsabili di una serie di furti nelle province di Pesaro, Rimini e Ancona. Le indagini sono iniziate il 30 dicembre, da parte dei Carabinieri di Riccione, i quali sono intervenuti a seguito di una rapina in una villetta di Saludecio. Da quell’episodio, le forze dell’ordine hanno iniziato a raccogliere tutta una serie di indizi come frammenti di targa che hanno portato, nei giorni successivi, al controllo di un’autovettura rubata. Purtroppo però in quell’occasione, la banda a bordo del mezzo è riuscita a scappare abbandonando l’auto. Grave errore, poiché all’interno della macchina, i carabinieri hanno trovato, oltre a svariati arnesi da scasso, numerosi scontrini. I militari, con un’indagine minuziosa hanno fatto visita ai negozi dai quali provenivano le ricevute e tramite le registrazioni di sicurezza degli esercizi commerciali, sono riusciti ad arrivare ad un sospettato e alla sua autovettura. Da qui sono entrati in gioco i Carabinieri di Fano poiché il Targa System, sistema operativo che riconosce le targhe di macchine rubate e non solo, ha segnalato la presenza dell’auto in questione all’interno della città della Fortuna. Con il proseguo delle indagini, i Carabinieri di Fano, sono riusciti ad individuare un’abitazione di Gimarra, riconducibile al personaggio in questione e dopo svariati appostamenti, hanno atteso che tutta la banda fosse riunita all’interno della casa. Fatto avvenuto nella serata di ieri quando in militari, pistole alla mano, hanno cercato di sfondare la porta d’ingresso, manovra inizialmente respinta dagli “inquilini”, che poi hanno ceduto alla carica dei carabinieri. Dopo una serie di colluttazioni, i carabinieri sono riusciti ad ammanettare i 4 albanesi e portarli in caserma. Continuano le indagini per capire quanti e quali reati sono stati commessi dalla banda in questione. Si parla di circa una 30ina di furti tra riusciti e tentati, quasi tutti effettuati in abitazioni di campagna, con campi vicini dove poter scappare.