Fano (PU) – Lavoratori “in nero” ed irregolari sul territorio nazionale. Il commissariato di Polizia di Fano, coordinato dal dirigente Stefano Seretti, in collaborazione con l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Pesaro-Urbino (diretto dalla Dirigente Giuseppina Natali) e con l’Ufficio Circondariale Marittimo di Fano (diretto dal Tenente di Vascello Iasella Clara) ha scoperto ieri al Porto di Fano diversi cittadini extracomunitari intenti a svolgere mansioni di pulizia reti ma assolutamente sconosciuti alla Pubblica Amministrazione. I controlli, mirati nei confronti dei pescherecci adibiti alla piccola pesca, attraccati alla banchina n. 13 del Porto di Fano, hanno riguardato anche il personale imbarcato e in totale sono state controllate cinque imbarcazioni e 20 persone. Tra queste 20 persone, molte delle quali extracomunitarie, in parte richiedenti asilo ed in parte titolari di permesso di soggiorno per motivi di lavoro, due (uno dello Sri Lanka e uno della Tunisia) risultavano addirittura irregolari sul territorio nazionale pertanto l’ufficio immigrazione della Questura di Pesaro ha avviato le procedure finalizzate all’espulsione. Le verifiche di competenza del personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro hanno riguardato la posizione di 16 lavoratori dipendenti e di 5 aziende del settore pesca ed agricoltura e di cui gli accertamenti sono ancora in corso. Lo stesso personale ha accertato la presenza di ben 13 lavoratori “in nero” ed ha adottato 5 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale per utilizzo di manodopera in nero. Allo stato risultano accertate sanzioni per oltre 40mila euro. La vasta operazione di controlli congiunti ha comportato il dispiego di ben 20 unità, di cui 10 del Commissariato di P.S. di Fano, cinque dell’Ufficio Circondariale Marittimo e cinque dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Pesaro- Urbino.