

Pesaro – “A marzo la Regione aveva annunciato di aver affidato l’incarico a un progettista, ma ad oggi non ci sono certezze sulle tempistiche di realizzazione”. A sostenerlo è il consigliere regionale del Partito Democratico Andrea Biancani che, con un’interrogazione chiede alla Giunta Acquaroli a che punto è il progetto della struttura.
“Sono passati ormai sei mesi – spiega Biancani – da quanto la Regione aveva annunciato, in risposta ad una mia interrogazione, l’affidamento dell’incarico per la realizzazione del progetto per il Centro per persone affette da disturbi dello spettro autistico di Pesaro. Da quel giorno, tuttavia, non si è avuta più notizia sulle sorti di questo servizio che le famiglie attendono ormai da più di quattro anni. Per questo, ho presentato un’ulteriore interrogazione per chiedere lo stato di avanzamento del procedimento di realizzazione del Centro”.
“Vorrei ricordare – continua il consigliere PD – che stiamo parlando di un Centro che è stato previsto già dal 2017, con uno stanziamento complessivo di 800 mila euro. Lo spazio di Via Vattielli, dove realizzare la struttura, è stato individuato nel 2019, dopo diversi sopralluoghi a cui ho preso parte personalmente. La giunta precedente non è riuscita ad avviare la progettazione che è passata in carico al nuovo governo regionale il quale, sempre in risposta a mie interrogazioni sul tema, a ottobre 2021 aveva dichiarato di voler procedere in tempi rapidi, poi a marzo 2022 di aver affidato la progettazione ad un tecnico. Ancora però siamo senza progetto e tempistiche certe”.
“La predisposizione – evidenzia ancora Biancani – di un progetto di fattibilità tecnica ed economica è fondamentale per poter realizzare la variante urbanistica, che il Comune si è già detto disposto ad approvare, vista l’importanza del servizio, ma che non può procedere senza un progetto concreto. A questo ritardo si aggiunge la preoccupazione che le ultime scelte fatte dalla Regione sulla sanità, possano compromettere, in parte, il progetto iniziale di una struttura completamente dedicata a persone affette da disturbi dello spettro autistico”.
“Infatti quando – illustra Biancani – nel 2019 scegliemmo l’ex asilo di via Vattielli, la scelta fu fatta per via dell’ampio giardino e della possibilità di espandere la struttura, che era, secondo i tecnici, da abbattere e ricostruire ampliandola. Sei mesi fa, la Regione individuò nell’edificio di via Vattielli, dove deve essere aperto il Centro per l’autismo, anche il luogo dove realizzare la Centrale Operativa Territoriale (COT) finanziata con fondi PNRR, che è un centralino di coordinamento dei diversi servizi sanitari territoriali. I tecnici dichiararono che i due servizi sono compatibili e che per la struttura non sarebbero stati necessari l’abbattimento e la ricostruzione, e quindi l’edificio è stato destinato ad entrambi i servizi”.
“Mi sono da subito – dice Andrea Biancani – detto perplesso rispetto a questa idea di unire due servizi così diversi per due ragioni: la delicatezza del servizio rivolto alle persone con autismo, che richiederebbe una sinergia con servizi più compatibili che non con un centralino, ed in secondo luogo il fatto che per realizzare la COT si ridurranno gli spazi destinati agli autistici, che in città non hanno altri luoghi dove essere realizzati, mentre la COT può stare in qualsiasi ufficio. Poter vedere il progetto del Centro diventa, quindi, un elemento fondamentale anche per capire il reale impatto sulla struttura che avrà la realizzazione della COT e come si intende poi sviluppare accanto ad essa il centro”.
“La città e in particolare le famiglie – conclude – interessate aspettano questo centro da più di quattro anni, la giunta precedente ha stanziato i fondi ed individuato il luogo, il Comune è pronto a fare la variante, ora manca veramente solo il progetto della Regione. Spero che decidano di rispondere presto alla mia interrogazione rivelando le date di presentazione dello stesso e delle successive tappe dell’iter di realizzazione per poter dare risposte certe ai cittadini”.