Fano (PU) – Si è svolto sabato 7 maggio nella sala del consiglio Comunale di Fano il convegno “C’era una volta una città dei bambini”, appuntamento organizzato dalle associazioni Bene Comune e L’Alveare durante il quale si è fatto il punto sulla situazione dello storico evento fanese.“Sono stati ripercorsi i venticinque anni di questa iniziativa – commenta Carlo de Marchi, delle due associazioni organizzatrici dell’evento -. Questa esperienza per merito di Francesco Tonucci è diventato un patrimonio di molte città europee e sud americane. Sono emersi anche i problemi, i timori e le difficoltà che negli anni passati hanno reso frammentari e poco incisivi la continuità e lo sviluppo dell’idea iniziale. Dopo i primi anni di entusiasmo infatti, il progetto non ha più ricevuto dalle amministrazioni che si sono susseguite l’attenzione che si meritava ed è stato relegato ad ‘ufficio marginale’, passando in secondo piano così anche agli occhi dei cittadini fanesi. Il gruppo di operatori tra cui Alfredo Pacassoni, Gabriella Peroni, Paola Stolfa, Ippolito La Medica, Giorgio Caselli, Fausto Antonioni e forse dimentico qualcuno, che con una passione che supera abbondantemente il loro ruolo professionale ha continuato a mantenere viva la fiammella di questa iniziativa merita il plauso di aver offerto a questa amministrazione la possibilità di ricominciare da un punto vivo e ricco di potenzialità. Importante il contributo dell’architetto Paola Stolfa, rientrata da alcuni mesi nell’ambito dello staff di gestione del progetto, la quale ha sottolineato gli stimoli per questa grande avventura ma anche il peso delle difficoltà che possano esserci per far passare le provocanti ed innovative proposte di autonomia dei bambini, come il cambiamento radicale nella concezione della viabilità cittadina. Sono questi infatti concetti da elaborare con tutta la cittadinanza: vanno accolti dalle famiglie e dai genitori, spaventati ed impauriti dai numerosi problemi che avvertono nella città di oggi, dagli automobilisti incalliti, da tutti gli adulti abitudinari a cui il progetto andrà trasmesso con passione e convinzione”. Oltre alle considerazioni dell’architetto, importanti anche gli interventi dei 20 relatori presenti nell’intero arco della giornata sotto la presidenza di Francesco Tonucci e del sindaco, i quali sono stati tutti concordi nel ritenere, che se non consideriamo i bambini sin d’ora protagonisti e partecipi nel disegnare il vissuto e l’ambiente, non ci sarà una vera novità ed un futuro per le nostre città.