Pesaro (PU) – Lo aveva detto il capitano Corrado Barazzutti in conferenza stampa. “La Coppa Davis è sempre la Coppa Davis. E’ un’altra storia”. E l’esordio del match di Coppa Davis Italia-Svizzera, valido per il primo turno del World Group 2016, tra Lorenzi e Chiudinelli, sembra proprio confermare le parole del capitano azzurro. All’Adriatic Arena di Pesaro Paolo Lorenzi vince un match dopo una maratona durata 4 ore e 42 minuti. Una partita prima vinta. Poi persa. Ed infine riacciuffata con la grinta e la classe che solo i grandi campioni sanno mostrare nei momenti decisivi: 7-6 (16-14 al tie break), 6-3, 4-6, 5-7, 7-5.
Un incontro epico che ha registrato (per punteggio) il tie break più lungo della storia della World Group di Coppa Davis ossia del tabellone principale della Coppa Davis. Un match in cui Lorenzi ha annullato ben tre match point all’avversario. “Una di quelle partite che sogni quando sei bambino e inizi a giocare a tennis – ha detto Paolo Lorenzi al termine dell’incontro – Vincere in casa, annullando tre match point e con un pubblico fantastico è davvero meraviglioso. Il pubblico? Grandioso. Ho sentito l’entusiasmo. Mi ha dato una grandissima spinta. Questa è la vittoria più bella della mia carriera. La dedico alla mia famiglia e alla mia ragazza”. E il pubblico dell’Astronave non ha mancato di fare sentire il suo calore e il suo affetto. Oltre 5.000 gli spettatori. Tra di loro anche l’infortunato Fabio Fognini (accompagnato da Flavia Pennetta) che si è seduto in panchina insieme ai compagni. Sugli spalti: autorità politiche, dal Governatore Luca Ceriscioli al sindaco Matteo Ricci e campioni dello sport, come Ario Costa e Austin Daye. Molto apprezzata anche l’orchestra Sinfonica G.Rossini che ha suonato gli inni delle due nazionali in apertura di manifestazione. Il match di Seppi contro Laaksonen è tuttora in corso. Domani invece la grande sfida del doppio. Un incontro che regalerà grandi emozioni. Perché, come ha dimostrato la partita d’esordio, la Coppa Davis è sempre la Coppa Davis. E il pubblico pesarese non mancherà di farsi sentire.