Fano (PU) – “L’Amministrazione comunale galleggia senza avere idee, coraggio e progettualità”. La pensa così l’ex assessore alla Cultura di Fano Davide Rossi sullo spostamento degli eventi dalla Corte Malatestiana al cortile del Sant’Arcangelo voluto dal vicesindaco con delega alla Cultura Stefano Marchegiani. Spostamento che ha fatto scatenare la protesta di centinaia di fanesi “espropriati di un luogo da decenni deputato agli eventi” che hanno dato vita a una raccolta firme. Eliminare gli spettacolo alla Corte per Rossi “rappresenta l’ennesimo recupero di vecchie idee già bocciate ed estranee alle abitudini dei fanesi”.
L’ex assessore sottolinea: “E’ vero, l’impatto per chi vi entra non è dei migliori ma basterebbe cambiare le poltroncine, scomode, brutte e rovinate, per tornare a far rivivere un posto che, nonostante non sia nato per questo scopo, ha assunto la vocazione di arena. Un palco tra i più suggestivi della città e a cui i fanesi sono intimamente legati. Occorre sistemare i giardini e ripensare a un museo non più statico ma in grado di proporre eventi anche negli spazi esterni. Un po’ quello che succede oggi per gran parte degli spazi storici e artistici d’Italia. Questo permetterebbe alla Corte di non essere un corpo estraneo al Museo bensì un traino per far conoscere le bellezze che contiene la struttura attigua”. Rossi cita come esempio Pesaro: “Lì c’è un circolo di idee innovative che sta dando nuova vita a spazi della città in disuso da decenni. Non sempre sono proposte condivise ma almeno c’è vivacità”.
Di sistemare la Corte Malatestiana “non se ne poteva fare a meno” dice Luciano Filippo Bracci, presidente dell’associazione Dimore Storiche Italiane: “Le tribune della Corte non erano più agibili. L’intervento era necessario anche se io sono affezionato a questo luogo che, per me, è un ‘classico fanese’. Usare il Sant’Arcangelo come spazio provvisorio è come avere un’utilitaria come macchina sostitutiva a una fuori serie. Credo che l’intenzione della Giunta sia sistemare con un giardino all’italiana la Corte, nel frattempo usare il Sant’Arcangelo e infine spostare gli eventi alla Rocca Malatestiana. Bisogna però tenere conto che solo facendo vivere i monumenti e gli spazi storici se ne previene il degrado. Un po’ la fine che ha fatto il Bastione Sangallo”.