Roma – “Devono ritirare il piano di chiusura e noi da oggi ci mobilitiamo. Mettiamo in campo un’iniziativa di mobilitazione forte, non sarà una semplice passeggiata, non sarà una sola giornata di mobilitazione, questo è solo l’inizio. Facciamoci sentire dal governo Meloni, dobbiamo dimostrargli che il piano di chiusura che ci hanno presentato è un piano di chiusura inaccettabile”. Così Francesco Brigati, segretario generale Fiom-Cgil di Taranto, parlando oggi all’esterno dello stabilimento cittadino. “Quello che sta emergendo – ha evidenziato – è che noi non abbiamo le risorse, questo lo dice il governo, allora non ci sono le risorse, arriveranno per arrivare a febbraio, quando ci saranno i futuri acquirenti che sono interessati allo stabilimento. Hanno tempo fino a febbraio, nel frattempo dal primo gennaio spengono e per la prima volta da 60 anni in questo stabilimento saremo con un solo forno in marcia. Se non ci saranno i possibili futuri acquirenti – ha concluso Brigati – e quindi non ci sarà chi acquista questo stabilimento a fine febbraio si chiude perché non ci sono risorse per poter andare avanti con lo stabilimento”.
“Siamo molto preoccupati, sosteniamo la lotta dei lavoratori, c’è poca chiarezza, non possiamo permetterci una ulteriore cassa integrazione e la chiusura degli stabilimenti”. Così la segretaria della Cisl, Daniela Fumarola, a margine di un convegno al Cnel parla della vertenza ex Ilva. “Pensiamo- aggiunge- che bisogna tutelare i lavoratori e la produzione di acciaio che serve al nostro paese, serve chiarezza e abbiamo bisogno di certezze per i lavoratori e sul percorso di decarbonizzazione. Bisogna unire le forze e devono assumersi una maggiore responsabilità le autonomie locali. I Comuni e le Province devono poter dare risposte per aiutare il progetto del governo: è importante che scendano tutti in campo e non si scarichi la responsabilità su lavoratori, non lo accetteremo”, conclude.
Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, su richiesta delle organizzazioni sindacali e degli enti locali, ha convocato per venerdì 28 novembre, alle ore 15.30 a Palazzo Piacentini, un incontro sul futuro degli stabilimenti del Nord Italia dell’ex Ilva con i rappresentanti dei lavoratori e dei territori interessati. La riunione riguarderà i siti di Genova-Cornigliano (Liguria), Novi Ligure e Racconigi (Piemonte), con l’obiettivo di aggiornare le parti anche alla luce del piano di manutenzione degli impianti e di formazione dei lavoratori presentato dai Commissari nel corso dell’ultima riunione del Tavolo Ilva a Palazzo Chigi.