Roma – Jeans a Genova non è solo moda e abbigliamento, ma anche arte. Antica, come dimostrano i “Teli della passione” del XVI secolo custoditi nel Museo diocesano o le statuine del presepe della scuola del Maragliano del ‘700, e contemporanea. A quest’ultima ci hanno pensato Ursula Casamonti e Francesca Centurione Boschieri, che hanno ideato la mostra “Arte Jeans“, giunta quest’anno alla terza edizione, in occasione di “GenovaJeans“. L’esposizione è allestita all’interno dei restaurati spazi del Metelino, storico edificio nella vecchia darsena, ed è molto più di una semplice mostra. “L’idea- racconta Francesca Centurione- è di spostare questo tessuto straordinario dalla moda all’arte. L’obiettivo è avere un telo di jeans d’arte da portare nel mondo come bandiera della città di Genova. Sono gli artisti che hanno donato le loro opere alla città e Candiani che ha donato il materiale che hanno reso possibile questo progetto. Uno spazio interamente jeans dedicato all’arte contemporanea allestito nelle rinnovate sale dell’edificio Metelino”.
Tutto nasce da un telo di jeans di due metri per un metro e ottanta, donato da Candiani a una serie di artisti selezionati da un comitato scientifico. “Con le 14 nuove opere di quest’anno, siamo arrivati a un totale di 49– prosegue Centurione- è un lavoro corale per la città. È una mostra un po’ sui generis perché, di solito, si sceglie l’opera realizzata da esporre, noi invece abbiamo scelto i maestri, gli abbiamo mandato un telo jeans e gli abbiamo chiesto di regalarci un’opera. Da un telo di jeans identico, hanno realizzato con grande libertà di pensiero, qualcosa di speciale che vi invitiamo a vedere”.
La mostra proseguirà anche oltre GenovaJeans e chiuderà i battenti il 5 novembre. Ogni venerdì, inoltre, si potrà partecipare a una serie di conferenze attorno al tema “Dall’arte povera al jeans“. D’altronde, spiega ancora una delle due ideatrici dell’esposizione, “se si fa una ricerca tra i pittori dell’antichità, ci sono tantissime rappresentazioni in cui le fasce più povere della popolazione genovese vengono ritratte in jeans. Il jeans e il filo d’oro sono state le due facce della nostra città: le dame riccamente dipinte da Van Dyck nell’oro e tutta un’umanità, a cui vogliamo dare voce anche grazie agli artisti contemporanei, che vestiva il jeans già nel Medioevo e lo lavorava”.
“Vogliamo portare la mostra Londra- annuncia Centurione- il sindaco Marco Bucci ha firmato una lettera di intenti con il futuro sindaco della City, Michael Mainelli, per lo sviluppo di progetti condivisi, nella quale si punta sulla figura di Niccolò Paganini, ma anche sul jeans”. Per rendere visibile il “filo blu dell’arte contemporanea”, sottotitolo di Arte Jeans, che lega le due città, verrà anche realizzata un’opera condivisa. L’installazione “Liane” di Francesca Pasquali, che intreccia una serie di brandelli di tessuto denim a rappresentare un groviglio di liane, infatti, verrà completata a Londra con altri filamenti di tessuto che andranno a formare una sorta di ponte in jeans. Inoltre, il prossimo 11 novembre, a Londra, una delegazione di Genova, guidata dal primo cittadino Marco Bucci, parteciperà rigorosamente in jeans alla parata per l’insediamento del nuovo sindaco della capitale britannica.