

Roma – Un episodio inusuale ha coinvolto l’aereo che domenica trasportava la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen da Varsavia a Plovdiv. Secondo quanto rivelato dal Financial Times, il velivolo sarebbe stato costretto a rinunciare ai sistemi di navigazione satellitare a causa di un’interferenza, attribuita da funzionari europei alla Russia.
Il giornale britannico scrive che, durante la fase di discesa verso la città bulgara, il Gps dell’intera area aeroportuale si è improvvisamente spento. L’equipaggio ha sorvolato lo scalo per circa un’ora, prima di decidere di atterrare manualmente con l’ausilio di mappe cartacee. “È stata un’interferenza evidente”, avrebbe commentato uno dei funzionari citati dal quotidiano.
Il Financial Times ricorda che le operazioni di jamming e spoofing – ossia il disturbo o la falsificazione del segnale satellitare – sono tecniche da tempo utilizzate in ambito militare per proteggere siti sensibili. Negli ultimi anni, però, la Russia le avrebbe impiegate anche per colpire infrastrutture civili, creando problemi a voli di linea, imbarcazioni e utenti comuni, in particolare nell’Europa orientale e nell’area del Baltico.
Conclusa la visita istituzionale, von der Leyen ha lasciato Plovdiv sullo stesso aereo, senza ulteriori complicazioni.